Non so se sia questo il thread, o persino il forum, giusto, ma non saprei proprio dove andare a sbattere la testa...
mi è venuto in mente un metodo molto pratico e rapido per risolvere il problema delle buche stradali.
Considerando che l'asfalto non è cemento, il fatto che si sgretoli non dovrebbe essere un "dramma" o un "guasto definitivo": stavo quindi pensando se non sarebbe possibile costruire una "riasfaltatrice termica".
Quando la strada si riduce in questo modo...
... poi è questione di poco tempo e le "mattonelle "saltano via, creando la buca.
Ma se si riuscisse a riscaldare l'area alla temperatura di fusione del bitume, non basterebbe poi passarci sopra col rullo compressore per risaldare le crepe?
Questa la teoria.
La pratica...
Come riscaldare un'area di un metro quadro alla temperatura di fusione del bitume?
QUANTO va riscaldata l'area? (temperatura)
Per quanto TEMPO?
Quindi quanta energia serve?
E' tecnicamente possibile produrre in loco il calore necessario per riscaldare a xxx °C per yyy minuti una superficie di 1 m2?
Oltretutto bisogna mandare il calore verso il basso.
Penserei a una "scatola" metallica coibentata, larga 1x1 metri e spessa, che so, 30 centimetri. Ma scaldata come? A gas? Elettricamente?
A gas lo vedo pericoloso
La corrente che serve, dove la prendo? Basterebbe una batteria? da 10, 100, 1000 kWh?
:nuts:
Eppure secondo me il tizio che ha inventato l'asfalto 150 anni fa lo ha fatto proprio per EVITARE i problemi di sgretolamento del cemento. Chissà se aveva già anche progettato la riasfaltatrice termica?!?
E soprattutto... chissà chi era?!?