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Priorità da ricontrattare con l'Europa

  • Gestione debiti pubblici ed emissioni eurobonds

    Votes: 6 42.9%
  • Politica industriale: incentivi per creazione aziende in paesi con alta disoccupazione

    Votes: 5 35.7%
  • Politica immigrazione e difesa frontiere

    Votes: 3 21.4%
  • Convergenza politiche fiscali

    Votes: 0 0.0%
  • Maggiore difesa dei prodotti nazionali

    Votes: 0 0.0%

Ricontrattare con l'Europa

281 Views 14 Replies 5 Participants Last post by  mariocesare
Tutti parlano di cambiare l'Europa e ricontrattare la nostra adesione all'Euro (qualcuno proprio di uscirne)
QUALE e' la principale priorità da ricontrattare/ridefinire?
1 - 15 of 15 Posts
Ridefinizione quote Nutrie comunitarie.
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La prima e la quarta sono uguali. Comunque le voto...
Istituzione in tutti i paesi aderenti di quartieri a luce rossa e riapertura case chiuse!!
Ma niente affatto, la prima e' socalismo comunitario, la quarta liberismo.
Beh diciamo che dipende da come le si interpreta. Una politica fiscale unica include sicuramente gli euro bonds, ma può anche essere interpretata in altre maniere
Beh diciamo che dipende da come le si interpreta. Una politica fiscale unica include sicuramente gli euro bonds, ma può anche essere interpretata in altre maniere
Finanze e tesoro ai bei tempi erano due cose separate....

Comunque io il poll l'ho fatto per vedere la differenza tra 1 e 2, adesso che sono alla pari sono piu' tranquillo. Le due anime dell'italia: chi chiede di non pagare i propri debiti, chi chiede lavoro.
I debiti volenti o nolenti vanno pagati. L'Italia non penso che chieda di non pagare il proprio debito. Semmai si deve ricontrattare sui tassi di interesse: è inammissibile che è da 20 anni che siamo in costante avanzo primario ma poi il bilancio dello Stato va in rosso a causa degli elevatissimi interessi sul nostro debito che ci fanno buttare a babbo morto 85 miliardi all'anno nel cesso ad ingrassare qualche speculatore finanziario (anche Italiano dato che la titolarità del debito pubblico Italiano è circa 50:50 tra domestico ed estero).

L'Italia tutta però chiede di poter fare una cosa semplice, la base di ogni esistenza: lavorare!

Quindi urgono politiche Europee volte ad incentivare investimenti nei paesi ad alto tasso di disoccupazione. Badate che non significa assolutamente che bisogna investire in paesi sottosviluppati e conseguentemente a basso costo del lavoro quali ad esempio Bulgaria o Romania.

Bensì incentivare investimenti in quei paesi come Italia, Portogallo, Grecia e Spagna in modo da farli riavvicinare agli standard eel resto dell'€urozona in quanto a livelli occupazionali.

Mai come in questo caso il concetto Inglese di "left behind" è azzeccato: ok, l'Italia è un paese di morti in piedi, uno dei paesi in cui i cambiamenti vengono portati avanti ed assimilati in maniera drammaticamente lenta, ma io un po' mi sento lasciato indietro da un Europa che sembra essere diventata un sistema planetario a due pianeti con il Benelux (sede istituzionale) a fare da Sole ed i due pianeti Francia e Germania a girarci attorno.

Oltre i Pirenei, oltre le Alpi, oltre l'Oder il nulla assoluto.
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Questo e' quello che dici tu e che condivido appieno, ma in giro c'e' parecchia gente che pensa di avere il diritto di poter cancellare il debito.

I tassi li fa il mercato, non si contrattano: se fossero europei altri pagherebbero di piu' per colpa nostra. Deve scendere ilrischio paese, l'inatabilita' politica, occorrono le riforme per migliorare il sistema amministrativo.

Tendere a tasso di disoccupazione omogeneo invece dovrebbe essere obiettivo sociale
Sì ma vedi, il debito Italiano continua a crescere a causa degli interessi. Cioè, siamo virtuosi, spendiamo meno di quello che guadagnamo ma poi arrivano gli interessi e andiamo in rosso.

Ed il debito si alza non perché facciamo spesa pubblica ma perché non riusciamo a pagare gli interessi che l'anno seguente diventano debito e quindi la base imponibile sulla quale vengono calcolati gli interessi si allarga sempre più.

È un cane che si morde la coda. Cioè, o facciamo sforzi ancora maggiori di quelli attuali (sacrificando gran parte del nostro già misero welfare) oppure non riusciremo mai a sostenere tassi di interesse così elevati.

Gli interessi li fa il mercato ma li fanno comunque dei privati, non delle istituzioni pubbliche. I paesi non sono aziende. Mandiamo affanculo a livello Europeo le agenzie di rating e cazzi e mazzi e poi stabiliamo noi chi è virtuoso (e l'Italia lo è) e chi invece fa lo splendido nonostante abbia debito pubblico elevato ma tassi di interesse di gran lunga inferiori (ad esempio la Francia).
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Gli interessi li fa il mercato ma li fanno comunque dei privati, non delle istituzioni pubbliche. I paesi non sono aziende. Mandiamo affanculo a livello Europeo le agenzie di rating e cazzi e mazzi e poi stabiliamo noi chi è virtuoso (e l'Italia lo è) e chi invece fa lo splendido nonostante abbia debito pubblico elevato ma tassi di interesse di gran lunga inferiori (ad esempio la Francia).
I tassi li fanno privati e pubblico che acquista titoli.

Sul mandare affanculo a livello europeo le agenzie di rating pseudoprivate usa credo siano d'accordo tutti i paesi dell'euro, so che ci sono analoghe cinesi (sai che affidabilita'.....), non so perche' non ci sia qualcosa di europeo (ma credo ci vorrebbe piu' unione politica, se no fanno piu' danno che utile)

Per me la ricetta per avere tassi bassi sono le riforme istituzionali, riforma monocameralismo e riforma elettorale. Se dimostrassimo di avere governi stabili per un decennio avremmo tassi uguali o minori (visto il ritardo di ciclo economico) della germania. Ci facciamo del male da soli, non possiamo pretendere che siqno gli altri a risolvere i nostri problemi, o problemi che derivano dalle nostre inefficenze.

Mentre sull'incentivazione alle imprese per me possiamo pretendere molto di piu'
Siamo a 5 forumer che vogliono "ricontrattare il debito" contro 4 che vogliono ricontrattare la politica industriale, bene.

Vorrei riproporre lo stesso quesito nei thread francese, greco e tedesco.
Per me la ricetta per avere tassi bassi sono le riforme istituzionali, riforma monocameralismo e riforma elettorale. Se dimostrassimo di avere governi stabili per un decennio avremmo tassi uguali o minori (visto il ritardo di ciclo economico) della germania. Ci facciamo del male da soli, non possiamo pretendere che siqno gli altri a risolvere i nostri problemi, o problemi che derivano dalle nostre inefficenze.
Sulla stabilità governativa direi che hai ragione ma in parte. Il record mondiale di circa un governo all'anno è senz'altro una cosa che ci caratterizza (in negativo) agli occhi internazionali ma c'è anche da dire che non è una cosa recente bensì è da quando esiste un paese chiamato "Repubblica Italiana" che le cose stanno così. E nonostante un governo all'anno abbiamo fatto i nostri bei lustri a spaccare le natiche a quasi tutto il mondo circa i fattori economici.

Con questo ovviamente non significa che non si debba garantire il fatto che il giorno delle elezioni si debba subito sapere chi sarà il vincitore e che tale vincitore debba governare per 5 anni. Ma individuare in questo la causa principale della mancanza di affidabilità da parte Italiana credo ci si stia sbagliando.

Semmai l'analisi credo vada fatta sul colore dei governi: un paese occidentale ed all'avanguardia nell'industria che si fa, nonostante democratiche e periodiche elezioni, più di 40 anni di governo monocolore (DC e successivo Pentapartito) già non credo sia un bel biglietto da visita.

Si è passati poi all'esteremo opposto ossia la troppa variabilità. Dal 1994 chiunque si è presentato alle elezioni (e quindi dinanzi ai cittadini) in qualità di maggioranza, ne è uscito inesorabilmente come opposizione. 1996, 2001, 2006, 2008 e 2013. 5 tornate elettorali. Questo per me significa che qualsiasi governo ha lavorato male in quanto se un governo lavora bene credo proprio che i cittadini lo riconfermino.

Riconferme che ci sono state in UK con Blair e la Thatcher, in Germania con Kohl e la Merkel (ma anche Schröder), in Francia con Mitterrand prima e Chirac poi, in Spagna pure, dove in ormai quasi 40 anni di post-Franchismo si sono avuti solo 4 primi ministri (Gonzalez, Aznar, Zapatero e Rajoy). Innumerevoli le riconferme negli USA: Obama, Bush, Clinton, Reagan giusto per citare quelle della storia recente.

Quando succederà una cosa del genere in Italia potremo dichiararci un paese politicamente maturo.

Il resto dei problemi chiaramente dobbiamo risolverceli noi. In primis la lotta deve essere fatta senza quartiere alla burocrazia, alla corruzione ed all'evasione fiscale. Tutto il denaro risparmiato e riguadagnato poi va buttato a capofitto sulla scuola ma soprattutto sull'università, oltre che chiaramente nel mondo del lavoro.

Urge poi una profonda riforma del sistema pensionistico incentivando la previdenza privata, cosa che in Italia è pressoché inesistente e che lascia l'INPS in una posizione oltremodo monopolistica.
Mentre sull'incentivazione alle imprese per me possiamo pretendere molto di piu'
Come intendi muoverti a livello Europeo circa questa questione?
Vorrei riproporre lo stesso quesito nei thread francese, greco e tedesco.
Se hai tali facoltà linguistiche (Tedesco per forza, Francese facile...è il Greco Moderno che mi stupisce) vai e vediamo i risultati.
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Mod si può aggiungere al poll il mio suggerimento sulle nutrie?
Come intendi muoverti a livello Europeo circa questa questione?


Se hai tali facoltà linguistiche (Tedesco per forza, Francese facile...è il Greco Moderno che mi stupisce) vai e vediamo i risultati.
A me semplice cittadino interessa il principio di base: obiettivo sociale dell'unione della zona euro deve essere l'omogeneizzasione delle economie prima e delle societa' poi. L'Italia e' uno stato che in termini di chiusura di imprese ha pagato parecchio, da quello che risulta a me piu' degli stati a nord, non conosco l'interscambio I/D ma a me sembra si vedano piu' prodotti tedeschi in Italia che viceversa (stupido esempio la lidl e' scandqlosa).

Stabilito il prijcipio, si parte dalle statistiche di insediamento e si definiscono gli incentivi. Come non sono io a dirlo.

Sull'idea di riproporre il tema sui thread int. vediamo, io me la cavo in inglese e tedesco ma non cosi bene in discorsi complessi.
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