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ROMA | Green Tower (J.M. Schivo) | 130m | 30p | app.

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realizzazione: 2008 | 2010



Un segno sostenibile:

• Progettare e costruire per configurare un territorio urbano all’insegna della sostenibilità
• Rendere gli utenti artefici diretti della qualità dell’ambiente abitativo e lavorativo

Crescita esponenziale del fenomeno urbano e impatto ambientale degli edifi-ci: due aspetti che fanno parte della storia attuale delle nostre città imponen-doci l’urgenza di realizzare una nuova generazione di contenitori urbani che impieghino concretamente gli elementi naturali nella dinamica costruttiva e gestionale degli spazi.
La torre si colloca nella direzione dello sviluppo sostenibile, configurando un’immagine spaziale integrata tra architettura, ingegneria e studio bioclima-tico.
La realizzazione della Green Tower dimostra come oggi sia possibile intra-prendere una strada alternativa sfruttando le risorse disponibili in questo set-tore con un edificio che produce energia riducendo contemporaneamente l’inquinamento ambientale di oltre il 70% rispetto ad un altro di volumetria si-mile ma concepito in modo convenzionale.

Una torre concepita nel pieno rispetto dei criteri di sostenibilità non solo du-rante il suo ciclo vitale ma anche durante la fase di costruzione.

Un landmark per Roma

130 metri di riferimento - un segno per comunicare un modo diverso di vivere il rapporto con la città e il territorio.

Un segno sottile concepito per differenziarsi da un intorno formato da una se-rie di edifici anonimi, sovrapposizioni di volumetrie e materiali, dinamico e vi-sibile per forma da ogni angolo d’osservazione, capace di comunicare con immediatezza le sue caratteristiche: luce, leggerezza, trasparenza, flessibili-tà.

Un segno verde - la grande serra bioclimatica, elemento di definizione e colo-razione stagionale

Questi criteri guida sono gli elementi fondamentali nella costruzione del pro-cesso progettuale architettonico, strutturale e bioclimatico, per realizzare un layout funzionale rispondente alle richieste della committenza.

Uno spazio verticale studiato nella forma per favorire il massimo soleggia-mento degli appartamenti e la maggior protezione verso nord.
La pianta libera consente di prevedere all’interno della torre una grande varie-tà di tipologie abitative.

Come indicato nel layout funzionale distributivo, gli appartamenti standard, caratterizzati da ampi balconi vivibili, sono collocati ai livelli inferiori della tor-re. La parte alta, definita “Admiral floor”, è costituita da una serie di apparta-menti con prerogative che li caratterizzano come altrettante ville sospese.
La torre ha la possibilità di contenere al suo interno una serie di spazi con-dominali a completamento delle sue funzioni per una migliore vivibilità del complesso.
In aggiunta alla grande serra, luogo di ritrovo per il tempo libero, feste ed e-venti, potrà essere previsto un doppio piano con eventuale bar, ristorante e Spa, su due livelli, in alternativa alle tipologie previste tra i piani Standard e Admiral.



La torre è situata in un punto di snodo di varie lottizzazioni e, considerata la limitata dimensione del lotto ed il rispetto delle distanze minime obbligatorie dalla grande viabilità si è volutamente pensato ad una forma contenuta e quanto più possibile esile rispetto al programma edilizio previsto. L’attacco al suolo è previsto ad una quota inferiore a quella del piano stradale, sia per dare maggior protezione alla struttura, sia per conferirle maggior slancio ver-so l’alto esaltandone le caratteristiche, in contrasto con un intorno quanto mai poco incisivo dal punto di vista architettonico.
La base è inserita in un grande spazio concavo che accoglie un giardino a cielo aperto, piani d’acqua e le strutture annesse alla torre.
Per chi accede pedonalmente l’immagine è quella di un contatto immediato con spazi verdi e acqua sia a piano terra sia accedendo tramite le passerelle d’ingresso al giardino sottostante

L’accesso alla torre avviene pedonalmente da due ingressi: uno diretto, l’altro collegato alla zona dei servizi di supporto alla torre (ristorante, club house, Spa, spazio multifunzionale).
Non sono previsti parcheggi a raso ad eccezione di quello tecnico per l’accesso agli impianti ed all’eliporto.
In prossimità degli ingressi pedonali sono situate le rampe di accesso ai par-cheggi interrati con possibilità di salire direttamente ai piani superiori o di ac-cedere al parco interno.





FORMA E ORIENTAMENTO
lo studio della forma consente un orientamento privilegiato a sud sulla più ampia superficie possibile per consentire un irraggiamento solare in inverno tale da prevedere un notevole abbattimento dei costi di riscaldamento con-venzionale ed un largo uso della luce naturale all’interno degli appartamenti.
In estate gli ampi balconi proteggono le facciate intercettando i raggi solari nelle ore più calde della giornata.
La forma della torre garantisce che non si formino alla sua base vortici e forti movimenti ascensionali di vento.
Il suo piccolo bosco interno e gli specchi d’acqua favoriscono al livello degli ingressi un particolare microclima.

Ventilazione naturale e confort estivo

Negli appartamenti il confort estivo sarà garantito quasi totalmente senza uso di condizionamento artificiale.


L’organizzazione delle tipologie abitative

Forma, soluzioni di facciata e componenti sono stati concepiti e posizionati per garantire una produzione di energia tale da rispondere in modo quasi au-tonomo ai fabbisogni dell’edificio.





dopo l'Eurosky,le torri dell'europarco e il millennium project Roma avra' il suo bel skyline,ma nel grattacielo di Purini ho letto nei vecchi post che sono al quarto piano???:nuts:
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Per me andrebbe bene anche lungo la Roma-Fiumicino, più o meno all'altezza del raccorod
Esatto
Aggiungici che è vicina all'aeroporto, alla fiera di Roma, al GRA, che c'è già una linea su ferro (che comunque andrebbe almeno raddoppiata nel caso si costruisse una City vera e propria) e hai il posto ideale per un megaprogetto del genere.
Peccato non vedrà mai luce
In effetti andrebbe anche cambiato il titolo, togliendo "approved" visto che è stato cassato ufficialmente
:?

Millennium Tower di Richard Rogers è un progetto cancellato, ma non mi sembra che ci sono novità sul Green Tower. Hanno solo cambiato il nome, adesso si chiama : "Leonardo Tower".
:runaway:

Hai ragione, mi sono confuso io.
Questa è semplicemente caduta nel dimenticatoio, almeno per quanto ne so
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Il problema è che sono paralleli uno all'altro....
Sicuramente non è un lavoro agricolo: sono troppo profondi e squadrati.
L'unica cosa che mi viene in mente è che siano per qualche sondaggio del terreno ma non saprei di che tipo
Sciacquate la bocca quando parli de Roma Nord!!!!!!
Mi linkate sto famoso thread RomaNord Vs RomaSud? Non l'ho mai visto e voglio decidere da che parte schierarmi :D

Forse è poco noto ma il territorio di Manhattan è uno dei peggiori in quanto a edificabilità, eppure non mi pare si siano posti problemi. Ad esempio l'Empire State è sopra una falda acquifera, prima lì c'era un lago, nelle fondamenta ci sono sistemi di pompaggio per estrarre l'acqua con cisterne.
Forse nella zona dell'ESB, ma nella maggior parte dell'idola c'è un bedrock, cioè un letto di roccia durissima che può sostenere tranquillamente grattacieli altissimi. La cosa più difficile è romperlo per fare le fondamenta
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Grazie:cheers:

ma che scelta è... e poi dipende da dove risiedi...
Sono nato e cresciuto (fino ai 26 anni) al centro, poi sono stato più di un anno a RomaNord (circonvallazione Cornelia) e ora da qualche mese a RomaSud (più o meno, sto a San Lorenzo)


PS: se si traccia la linea est-ovest passante per piazza venezia sia la mia casa attuale sia quella dove sono cresciuto sarebbero (metro più metro meno) esattamente sulla linea :banana::banana::banana:
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Parti da un presupposto sbagliato: la volumetria non diminuisce, al massimo aumenta. Si passa da una torre di 130m a 3 palazzi (mi rifiuto di chiamarli torri o grattacieli) di 50-60m che si possono costruire con materiali più scadenti come si è sempre fatto a Roma :bash:
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