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Un bel modo di ragionare il tuo. Io la vedo così:sia chiaro a tutti, però, che se la piazza in cui lavoravano ditte in odore di camorra si è crepata, o se il crescent è allo stato attuale carente di un'autorizzazione paesaggistica valida con degli scambi di "cortesie" tra comune e soprintendenza su cui ha messo l'occhio la procura della repubblica, non è per colpa della minoranza che manifesta il dissenso, nè il volere della maggioranza vale sanatoria.
1) le ditte in odore di camorra lo saranno quando ci sarà una sentenza della magistratura. Attento a non farti querelare anche tu
2) il cedimento della piazza è una notizia di reato ipso facto, l'azione della magistratura era obbligata a prescindere dalle manie di protagonismo dei comitatini
3) Il Consiglio di Stato ha evidenziato un problema formale sulla procedura di autorizzazione paesaggistica. Questo è stato innescato ci certo dai ricorsi dei comitatini. Benissimo, quando il progetto così com'è stato concepito sarà finito quali saranno stati i risultati? Montagne di carte, anni persi, ditte a rischio fallimento, lavoratori in CIG.
Che devo fare quindi, li devo ringraziare?