FONTE:
http://www.lasicilia.it
SCELTO IL GENERAL CONTRACTOR. Sì dell’Anas all’offerta del gruppo di cui fanno parte anche ditte dell’Isola
Imprese siciliane per la nuova Rg-Ct
Parte adesso l’iter che porterà all’indizione della gara d’appalto
RAGUSA. Canta vittoria l’Anas al termine del Consiglio d’amministrazione che è servito a sancire la scelta del general contractor per la realizzazione in project financing della nuova superstrada Ragusa-Catania. Esultano a Ragusa
presidente della Provincia e sindaco, perché nel giro di poco meno di un anno, in pratica, si è data un’accelerazione straordinaria ad un
progetto che era rimasto fermo al palo per decenni. Il Cda ha ratificato, in pratica, l’indicazione che era stata fornita all’azienda dalla
Commissione tecnica che era stata incaricata di valutare le offerte dei tre grandi gruppi che avevano partecipato al bando per il project financing.
Il sedici novembre dello scorso anno, infatti, erano scesi ufficialmente in campo il gruppo Gavio-Impregilo-Astaldi-Pizzarotti (in cui Gavio rappresentava il potenziale gestore della strada), il gruppo italo-francese Ilia, quello
di Bonsignore, della Tecnis di Catania e Maltauro e il gruppo italiano Condotte. Ognuno con la propria offerta rispetto al bando presentato dall’Anas di compartecipazione privata al progetto della Ragusa-Catania a
quattro corsie, per il costo complessivo di 1269 milioni. Ieri il Cda dell’Anas ha detto di sì alla proposta del gruppo Ati Silec Spa-Egis Projects Sa-Maltauro Consorzio Stabile-Tecnis Spa. Un supergruppo, la cui proposta è stata ritenuta, evidentemente, più interessante delle altre, in cui figurano, secondo le informazioni in nostro possesso, anche quattro banche
(la Cassa di Risparmio di Genova, la Efi, la Westland Bank di Francoforte e la Casse de Detoix francese), due gruppi di ingegneria (Tecnip, che è il general contractor, e Egis) e due imprese (la Tecnis di Catania e la Maltauro).
Doppia soddisfazione, se vogliamo, perché a guidare adesso la fase che porterà all’assegnazione dell’appalto a far da capofila sarà
questo gruppo che ha al suo interno anche imprese, intelligenze, tecnici siciliani, peraltro già impegnati, come nel caso della Tecnis, nella
realizzazione di un altro fiore all’occhiello per la provincia di Ragusa, il porto di Marina che, peraltro, è già a buon punto e rappresenterà
uno dei punti di forza nevralgici per il turismo
di quest’area nell’immediato futuro. «Avevamo visto bene - spiega il sindaco
Nello Di Pasquale, quando per superare anni di immobilismo avevamo chiesto che si puntasse sul project financing. Intuizione che, grazie
anche al fatto che l’Anas ha mostrato grande interesse ed ha fatto sua, com’era indispensabile, l’idea, ha portato al risultato odierno. Adesso si potrà andare all’aggiudicazione dell’appalto,
con la certezza che esiste già un’offerta concreta di questo gruppo privato pronto ad investire su questa superstrada». Tecnicamente adesso partirà l’iter per l’individuazione del concessionario: l’Anas avvierà
nei prossimi giorni le attività previste dalla legge per pervenire all’approvazione da parte del Cipe del progetto cui farà seguito l’indizione della gara per la scelta del concessionario, nell’ambito della quale il promotore
avrà il diritto di prelazione. E il presidente della Provincia di Ragusa, Franco Antoci, spiega: «La decisione dell’Anas di individuare il general contractor è sicuramente una buona notizia per il nostro territorio perché consente di
avere una certezza sulla volontà dell’Anas di realizzare l’opera e di avere un interlocutore per pianificare gli interventi, non escludendo la realizzazione della bretella che collegherà la S.S. 514 all’aeroporto di Comiso. Proprio domani
ho indetto una riunione col comitato ristretto che ha monitorato costantemente l’iter tecnico-burocratico per la realizzazione dell’importante infrastruttura e insieme agli altri componenti del comitato valuteremo le iniziative da assumere dopo quest’importante scelta da parte del CdA dell’Anas». Come detto il costo complessivo dell’opera è fissato in 1269 milioni, di cui un massimo del 50% potrà essere capitale privato. La metà din
fondi pubblici era in pratica già disponibile
con vari finanziamento arrivati in diverse
tranche. Ora tutto è pronto per cominciare a
fare sul serio.