Apro il thread su questa importante arteria con questa notizia di oggi:
http://www.romaregione.net/2012/07/...stino-dei-luoghi-allo-svincolo-di-micigliano/
Faccio presente che per la tratta in questione (stralcio di 3km, della più estesa Cittaducale-Antrodoco-Micigliano di 20 km) esisteva fin dal 1986 un progetto esecutivo (fatto redigere dalla Provincia di Rieti in convenzione con l'ANAS) che era arrivato fino all'approvazione finale da parte dell'ANAS, e che, a suo tempo, faceva bella mostra di se negli uffici dei tecnici del Compartimento Lazio responsabili per la zona di Rieti (appeso alla parete dietro alla scrivania). Tale progetto non prevedeva lo scempio in oggetto, perché effettivamente di scempio e di scarsa cultura e conoscenza dei luoghi si tratta, ma, ad un certo punto, nonostante avesse comportato un'ingente spesa fino a quella fase, passata la competenza programmatica sulle SS alla Regione Lazio, fu messo inopinatamente da parte e venne bandito dalla Regione Lazio un nuovo incarico di progettazione per tutte le tratte della Salaria da adeguare, dal GRA di Roma fino a Micgiliano, vinto dalla Studio Codacci Pisanelli di Roma. Questi ne sono i primi esiti; nonostante ormai siano passati diversi anni anche dalla presentazione di quest'ultimo progetto. Purtroppo, per rispondere ad uno dei questiti posti nel link di sopra, la classe politica locale, anche al livello parlamentare o di consiglio regionale, conta meno che niente per cui quando si vede destinate delle somme sul territorio, avendo potuto fare poco o niente per orientare seriamente lo Stato o la Regione allo scopo, si guarda bene dall'obiettare sugli eventuali progetti. Tale atteggiamento lo si può verificare attualmente per le altre tratte progettate della Salaria o, in corso di realizzazione, sulla SR 578 Rieti-Torano per le quali non è stata mossa alcuna osservazione neanche dalle Amm.ni locali competenti come se tutto stesse a posto salvo poi vedere emergere in fase esecutiva delle disfunzioni (oppure delle aberrazioni come nel caso) che pure avrebbero dovuto essere rilevabili preventivamente. Per fortuna che questa volta è stata premiata la pervicacia delle associazioni culturali ed ambientali, probabilmente perché il fatto è macroscopico, anche se c'è da dire che l'affidamento iniziale dell'appalto alla SAFAB (oggi rescisso per non regolarità sulla legge antimafia e affidato alla TECNIS) è irrilevante ai fini della valutazione della compatibilità ambientale e tecnica dell'opera. Il fatto che il progetto prevedesse un determinato tracciato e relative opere d'arte importanti non è dipeso certo dalle irregolarità dei requisiti posseduti dalla SAFAB per concorrere ad appalti pubblici e, anzi, metterlo in evidenza oggi, parrebbe teso a confondere la reale portata dei problemi del progetto.
http://www.romaregione.net/2012/07/...stino-dei-luoghi-allo-svincolo-di-micigliano/
Faccio presente che per la tratta in questione (stralcio di 3km, della più estesa Cittaducale-Antrodoco-Micigliano di 20 km) esisteva fin dal 1986 un progetto esecutivo (fatto redigere dalla Provincia di Rieti in convenzione con l'ANAS) che era arrivato fino all'approvazione finale da parte dell'ANAS, e che, a suo tempo, faceva bella mostra di se negli uffici dei tecnici del Compartimento Lazio responsabili per la zona di Rieti (appeso alla parete dietro alla scrivania). Tale progetto non prevedeva lo scempio in oggetto, perché effettivamente di scempio e di scarsa cultura e conoscenza dei luoghi si tratta, ma, ad un certo punto, nonostante avesse comportato un'ingente spesa fino a quella fase, passata la competenza programmatica sulle SS alla Regione Lazio, fu messo inopinatamente da parte e venne bandito dalla Regione Lazio un nuovo incarico di progettazione per tutte le tratte della Salaria da adeguare, dal GRA di Roma fino a Micgiliano, vinto dalla Studio Codacci Pisanelli di Roma. Questi ne sono i primi esiti; nonostante ormai siano passati diversi anni anche dalla presentazione di quest'ultimo progetto. Purtroppo, per rispondere ad uno dei questiti posti nel link di sopra, la classe politica locale, anche al livello parlamentare o di consiglio regionale, conta meno che niente per cui quando si vede destinate delle somme sul territorio, avendo potuto fare poco o niente per orientare seriamente lo Stato o la Regione allo scopo, si guarda bene dall'obiettare sugli eventuali progetti. Tale atteggiamento lo si può verificare attualmente per le altre tratte progettate della Salaria o, in corso di realizzazione, sulla SR 578 Rieti-Torano per le quali non è stata mossa alcuna osservazione neanche dalle Amm.ni locali competenti come se tutto stesse a posto salvo poi vedere emergere in fase esecutiva delle disfunzioni (oppure delle aberrazioni come nel caso) che pure avrebbero dovuto essere rilevabili preventivamente. Per fortuna che questa volta è stata premiata la pervicacia delle associazioni culturali ed ambientali, probabilmente perché il fatto è macroscopico, anche se c'è da dire che l'affidamento iniziale dell'appalto alla SAFAB (oggi rescisso per non regolarità sulla legge antimafia e affidato alla TECNIS) è irrilevante ai fini della valutazione della compatibilità ambientale e tecnica dell'opera. Il fatto che il progetto prevedesse un determinato tracciato e relative opere d'arte importanti non è dipeso certo dalle irregolarità dei requisiti posseduti dalla SAFAB per concorrere ad appalti pubblici e, anzi, metterlo in evidenza oggi, parrebbe teso a confondere la reale portata dei problemi del progetto.