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Strade statali d'Italia

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127K views 610 replies 69 participants last post by  ilBafio 
#1 ·
Frosinone - mare

Forse non tutti voi sono a conoscienza della cosa (accaduta per la verita' circa un annetto fa), ma e' stata aperta, dopo non so quanti decenni, la mitica Frosinone-mare. Di seguito l'Adnkronos dell'epoca:

"Il nuovo tratto stradale rappresenta una strada alternativa alla Pontina per raggiungere da Roma le località costiere di Terracina, Gaeta, Sperlonga e del Circeo attraverso l'uscita di Frosinone sulla A1 - ha detto il Presidente dell'Anas SpA Vincenzo Pozzi -. Grazie a quest'arteria, che da Frosinone punta direttamente verso il mare, verranno ridotti i tempi di percorrenza per gli utenti provenienti da Nord, dalla Capitale e dalla Ciociaria, liberando da quote di traffico strade ora intasate, soprattutto nei week-end e durante gli esodi".
L'arteria, lunga 21 km circa, ha inizio al km 95 della SS 7 "Appia" e termina nei pressi del km 24 della ex SS 156 e collega le cittadine di Terracina, Sonnino, Priverno, Roccasecca e Prossedi, nonché l'Abbazia di Fossanova. La carreggiata è larga 10,50 metri con due corsie di 3,75 metri e due banchine laterali asfaltate di 1,50 metri.
Il percorso dell'arteria si sviluppa per 11,5 km in rilevato, per 6,5 km in trincea e per 2,8 km su opere d'arte. In particolare l'Anas ha realizzato 7 viadotti, 2 cavalcavia, 4 ponti e 1 galleria artificiale sulla F.S. Roma-Napoli, oltre a 7 cavalcavia per deviazioni di strade provinciali, comunali e vicinali e 5 sottovia. Il costo complessivo dell'opera è stato di 95,1 milioni di euro, finanziati con fondi dell'Anas e dell'Agenzia per la promozione dello sviluppo del Mezzogiorno.

Testata dal sottoscritto circa 2 settimane fa: visto che hanno deciso di finirla magari se avessero pensato anche di allargarla un po'... :runaway: troppa grazia, meno male che abbiamo almeno la strada finita... effettivamente i tempi di percorrenza si sono ridotti :)
 
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#3 ·
Dopo 20 anni viene inaugurata la Curva Boston!

�una storia che dura da pi�di ...

�una storia che dura da pi�di vent'anni. E che ieri finalmente ha avuto l'epilogo. Fortunatamente a lieto fine. Si era cominciato a parlare agli inizi degli anni Ottanta, infatti, della Curva Boston, che si chiama cos� come ha ricordato l'allora sindaco Settimo Gottardo, in virt�di un gemellaggio tra Padova e la citt�statunitense, dove una piazza aveva preso il nome di Padova. Bene, il taglio del nastro della nuova struttura viabilistica �avvenuto ieri, praticamente un quarto di secolo dopo. Per l'occasione l'attuale primo cittadino Flavio Zanonato, ha invitato alcuni dei suoi predecessori che sono stati coinvolti nel progetto: oltre appunto a Gottardo, c'erano anche Giustina Destro e Bepi Calore assessore alle Strade quando si �iniziato a parlare di quest'opera. Sul posto, per� anche se non invitati, sono arrivati pure Domenico Menorello e Tommaso Riccoboni, ex assessori della giunta-Destro, che per l'occasione si erano attaccati sulla giacca una medaglia che hanno voluto consegnare anche allo stesso Zanonato, per fare capire che i meriti per la positiva conclusione della vicenda, vanno suddivisi tra chi amministrava prima e chi governa oggi.

L'intervento �relativo all'asse di collegamento Padova Ovest-Padova Sud ed elimina la situazione di pericolo rappresentata appunto dalla curva a gomito denominata appunto Boston, che raccorda Corso Australia e Corso Boston. La curva stessa presenta un brusco restringimento di carreggiata all'inizio del raccordo circolare, per cui si �deciso di raddoppiare la sezione trasversale e di separare le due direzioni di traffico, creando un'ampia curva esterna. La "vecchia" Curva Boston, quindi, rimane a senso unico con doppia corsia ed �sfruttata dal flusso nella direzione Padova Sud - Padova Ovest, mentre il flusso opposto percorre l'ampia struttura appena costruita. La nuova bretella �composta da due corsie di 3,50 metri, con banchine laterali di un metro. Nell'ambito dello stralcio di questo stesso progetto, comunque, �prevista la realizzazione di un sovrappasso nella bretella Padova Ovest-Padova Sud, sopra la direttrice Padova Ovest-Abano.«Era partito l'architetto Piccinato - ha segnalato Bepi Calore - ma poi su questa questione avevano lavorato anche Montesi, Merlin, Bentsik e Giaretta, oltre agli ex sindaci che oggi sono presenti. La curva Boston doveva essere la prima parte dello svincolo della direttissima per Abano che poi non si fece pi� Successivamente il progetto �stato cambiato e ora speriamo che l'inaugurazione di oggi sia propedeutica all'arrivo dell'Orbitale. La cosa curiosa �che nel 1984 avevamo messo un semaforo provvisorio che disciplina il traffico che va in strada Battaglia. Ebbene quell'impianto semaforico, che funziona ancora oggi, �diventato provvisoriamente definitivo»«Il tema su cui vale la pena di fare una riflessione - ha aggiunto Zanonato - �quanto ci si mette per realizzare un'opera pubblica. In questo momento, quindi, non so se sia il caso di parlare di meriti, o di demeriti, come nel caso di chi impiega trent'anni per laurearsi. La curva Boston �un quadrifoglio che serve per innestare la circolazione di Padova sulla viabilit�per Abano di cui la citt�aveva bisogno da vent'anni. Abbiamo tolto l'ultima pericolosa strettoia che c'era e che provocava disagi e incidenti. Venerd�i lavori erano finiti, ma volevamo aspettare ad aprirla il giorno dell'inaugurazione ufficiale che �oggi: ebbene, tre giorni fa mi hanno segnalato che si erano verificate delle code e quindi ho disposto che venissero tolte le transenne per far utilizzare subito la nuova bretella, scelta che ha consentito in poco tempo di risolvere il problema. E da allora, almeno fino ad adesso, incolonnamenti non ce ne sono pi�stati. Il mio grazie di cuore in questo momento va anche al presidente della Provincia Vittorio Casarin che ha contribuito in maniera determinante al finanziamento di quest'opera�

«Entro il mese - ha aggiunto Ivo Rossi - sparir�il semaforo sulla Statale 16 e quindi la tangenziale non avr�pi�interruzioni. Intanto abbiamo voluto inaugurare la nuova curva, chiamando alcune delle persone che vario titolo in passato si erano occupati dell'argomento, perch�questi tipi di opere che in altri paesi sarebbero semplici, da noi richiedono tempi lunghi. Si era cominciato vent'anni fa e oggi si raccolgono i frutti. C'�stato l'impegno di molte amministrazioni ed era giusto riconoscere il lavoro di tutti, perch�avrei trovato sciocco che qualcuno si appropriasse, come se l'ultimo fosse l'autore, di un lavoro corale�

«Le infrastrutture - ha segnalato Luisa Boldrin, che a Palazzo Moroni ha la delega ai Lavori Pubblici - hanno costi umani pesanti e noi ci stiamo impegnando al massimo. In questo periodo, infatti, stiamo affrontando la questione di Padova est, per la quale, va sottolineato, abbiamo trovato molta collaborazione. Non sono pi�ammissibili, infatti, tempi lunghi per interventi tanto importanti per la vita della città».

«Quest'opera - ha osservato invece Giustina Destro - �partita da lontano, ma bisogna ricordare che le risorse per realizzarla sono arrivate durante la mia amministrazione. Per risolvere i problemi di Padova est ho fatto pervenire a Padova ben 250 miliardi delle vecchie lire�

«Abbiamo voluto partecipare al taglio del nastro - hanno aggiunto Menorello e Riccoboni - per ricordare che quest'opera �stata finanziata e cantierizzata quando al governo della citt�c'era il centrodestra. Siamo molto soddisfatti, quindi, che oggi si sia arrivati al taglio del nastro, ma �bene non dimenticare lo svolgersi dei fatti. �stato utile spendere energie per risolvere il problema della curva Boston e per le tante altre infrastrutture di cui abbiamo la paternit�e che abbiamo voluto per migliorare la qualit�della vita della nostra citt� come ad esempio le rotatorie e le altre bretelle. Per questi motivi oggi ci sentiamo i rappresentanti di una sorta di "Comitato vanit�: ci vantiamo, in sostanza, di esserci adoperate al massimo per la costruzione di nuove infrastrutture a Padova�
 
#4 ·
Autostrada Tirrenica e Tangenziale di Lucca

STRADE, INCONTRO REGIONE-ANAS: TIRRENICA E TANGENZIALE DI LUCCA, DUE NO E UN SI'
20/06/2005

Molte ombre e qualche luce nell’incontro che l’assessore alle infrastrutture Riccardo Conti ha avuto con il presidente di Anas Vincenzo Pozzi. Tirrenica e Lucca-Modena: questi i principali temi trattati nella riunione che in un confronto franco sulle due grandi opere ha visto posizioni divergenti tra Regione e Anas.
Sistema tangenziale di Lucca. All’indomani della comunicazione da parte di Anas sul sistema tangenziale di Lucca accompagnata dalla volontà di procedere al più presto all’approvazione dei due rami, Conti ha opposto il suo no. “Questo progetto di sistema tangenziale ha un ramo di troppo” ha commentato l’assessore. Accogliamo con favore il progetto del ramo Est della tangenziale (il collegamento da Ponte a Moriano al nuovo Casello di Capannori dell’A11 da una parte e il casello di Lucca dall’altra) perché in linea con le intese fra Governo, Regione, Provincia e comuni interessati. Ma mi oppongo con forza al ramo Ovest, in contrasto con gli atti di programmazione, sia territoriale sia relativi ai trasporti, oltretutto di grande impatto in un territorio di particolare pregio storico, ambientale e paesaggistico. Diciamolo, è il “lotto zero” della Lucca -Modena, presentato con grande enfasi in campagna elettorale e mai previsto in un atto di programmazione. E ci stupisce che nell’attuale dissesto in cui versano i fondi statali si riescano a trovare finanziamenti per opere non programmate”.

L’unico elemento programmatico, in relazione alla realizzazione della Modena–Lucca, era infatti l’impegno assunto dal Governo nell’Intesa generale quadro del 18 aprile 2003 a realizzare uno studio di fattibilità avanzato. “Studio che non è mai arrivato – sottolinea l’assessore - perché sicuramente dimostrerebbe la non necessità di questa nuova autostrada Lucca-Modena. Sostenendo d’altra parte il ramo Est, restiamo in attesa di definire con il Governo una corretta ripartizione dei fondi previsti dal Dpef 2005-08 che individuino come riferimenti prioritari per il territorio lucchese, oltre alla viabilità a est, il potenziamento ferroviario della linea Pistoia Lucca”.

Tirrenica. Terreno accidentato anche sulla Tirrenica, perché Pozzi ha dichiarato di voler avviare al più presto il procedimento di approvazione della legge obiettivo sulla Livorno Civitavecchia individuando nel tratto tra Orbetello e il confine con il Lazio due tracciati che ha posto sullo stesso piano: uno corrisponderebbe alla soluzione costiera proposta dalle Regioni, l’altro a quella mista con l’attraversamento dell’interno di Capalbio. Per il restante tracciato, il progetto rispecchierebbe sostanzialmente la soluzione proposta dalle Regioni.

“Dissento fortemente dall’avvio di un simile procedimento – ha detto Conti – perché è illegittimo rispetto alle normative di Via (Valutazione impatto ambientale) e alla stessa legge obiettivo che stabiliscono che il progetto preliminare e relativo studio di impatto ambientale si riferiscano a un’unica soluzione progettuale da confrontarsi poi con le soluzioni alternative. Dissento anche nel merito perché un tracciato che passa all’interno di Capalbio non è condivisibile, avrebbe un impatto devastante e anche scarsi risultati in termini trasportistici. Prima o poi arriverà qualcuno a livello di governo che dovrà avere il coraggio di prendere una decisione sentendo il parere delle Regioni”.

Conti ha comunque dichiarato che la Regione opererà prendendo tutte le precauzioni necessarie per evitare un colpo di mano da parte del Governo centrale con l’obiettivo principale di giungere rapidamente all’approvazione del tracciato costiero con tutte le garanzie che questo comporta, sia in termini di qualità di progettazione, che in termini di corretto inserimento ambientale in un territorio unico.

Autostrada del sole. Continuando a parlare di lavori in corso, sul potenziamento dell’Autostrada del Sole è stato concordato di concludere rapidamente il progetto definitivo del tratto Firenze Sud – Incisa. Per questo si è deciso di avviare gli incontri con gli enti interessati.

Ponte a Vallina. Per quanto riguarda la realizzazione del doppio ponte sull’Arno in località Vallina, previsto dal protocollo d’intesa del 30 ottobre 2003, l’Anas ha comunicato che, a seguito del bando pubblico di rilievo internazionale, sono arrivate richieste di progettazione da parte di numerosi progettisti giapponesi, europei e americani. Del concorso verrà dato avviso pubblico con una specifica mostra a seguito dell’aggiudicazione.

Siena-Grosseto. La Regione ha apprezzato infine il fatto che sia stato avviato il procedimento per l’approvazione dei progetti definitivi dei lotti centrali (5,6,7,8) del tratto Siena –Grosseto dell’itinerario europeo 78 “Strada dei Due Mari” su cui esiste pieno accordo fra Anas e Regione per giungere a una rapida approvazione del progetto. “Ma a questo punto chiedo garanzie sui relativi finanziamenti” ha puntualizzato Conti.

Valichi appeninici. Anas e Regione hanno concordato di accelerare il completamento dei progetti relativi agli interventi collegati ai valichi appenninici. (cs-com/wf)
 
#5 ·
Strada Alghero – Sassari

Strada Alghero – Sassari - Aeroporto: l’Anas presenta il progetto. Divergenze in commissione
Il progettista: «Abbiamo modificato il progetto perchè impattasse meno con l’ambientetutte ... le zone attraversate, oltre a essere rispettate, saranno arricchite e riqualificate, per esempio rinfoltendo i parchi e trasferendo le essenze»
ALGHERO – Il progetto sulla futura strada Alghero – Sassari - Aeroporto continua a far discutere. Un’aula consiliare gremita quella che ieri sera (22 giugno) ha ospitato la terza e la quarta commissione del comune di Alghero, riunitasi nei locali di via Columbano per analizzare lo stato dei lavori di progettazione della nuova Strada Statale. Per l’importanza e la delicatezza dell’argomento, visti anche i problemi sociali che tale realizzazione può provocare, sono stati numerosi i cittadini (molti dei quali coinvolti in prima persona nella questione riguardante gli espropri) che vi hanno partecipato. Il dibattito è stato presieduto dal consigliere di Fortza Paris Maurizio Pirisi, che ha introdotto i lavori e descritto l’importanza strategica della nuova rete viaria, fondamentale per i collegamenti di tutta la zona centro-settentrionale dell’isola. La parola è poi passata all’assessore ai Lavori Pubblici Giancarlo Piras che ha ricordato ai presenti il fatto che l’importante realizzazione è opera dell’Anas (sia a livello finanziario che progettuale) e non del Comune di Alghero, che, seppur non coinvolto economicamente, è comunque molto interessato. E’ seguita poi una lunga e interessante esposizione del progettista, Ing. Renzo Solmona, che ha esposto un excursus storico di quelle che sono state le tappe principali della progettazione, attraverso i tre principali periodi: 1991, 1998 e infine il 2005. Sono state chiarite le varie fasi che hanno portato all’attuale progetto, poi modificato perchè l’opera finita potesse essere meno invasiva possibile. «Abbiamo modificato il progetto – spiega Solmona - perchè impattasse meno con l’ambiente. La strada attuale, infatti, perchè non andasse a ledere altre zone non interessate attualmente da reti viarie di alcun genere, è stata progettata in maniera tale che scorra parallelamente alla rete ferroviaria. Abbiamo dovuto rispettare anche le opposizioni della Sovrintendenza che ci ha imposto di creare dei piccoli polmoni di verde. E tutte le zone attraversate, oltre a essere rispettate, saranno arricchite e riqualificate, per esempio rinfoltendo i parchi e trasferendo le essenze. Infine particolare attenzione è stata riposta sul Rio Calvia, grazie a un progetto che andrà a rivalutarne l’alveo». Poi il discorso dell’ingegnere si è soffermato sulla parte finale della strada, ovvero su quella brettella che collegherà via Vittorio Emanuele alla Strada dei Due Mari: «Non sarà un’asettica super-strada a quattro corsie ma un viale cittadino alberato, dotato di illuminazione e marciapiedi che permetterà di godere del panorama circostante».
Ma sono i consiglieri Cherchi e Curedda a sollevare qualche dubbio sulla nuova strada. «Quella che inizialmente avrebbe dovuto attraversare la zona di Ungias – afferma indignato il consigliere della Lista Giorico – era molto più stretta. Quella attuale invece entra e spacca! E che dire di Quella curva nella zona Sella & Mosca? - chiede Cherchi – Perchè si è preferito non invadere i terreni dell’azienda vitivinicola a scapito di quelli dei privati cittadini? Bisogna porre maggiore attenzione alle scelte, perchè è comunque il Consiglio Comunale che deve garantire il meglio ai propri cittadini». Anche il consigliere della Margherita non è convinto: «La città di Alghero si deve preoccupare di un intervento che ferisce le città. Sarà un’opera che ne limiterà lo sviluppo perchè avverrà prima della disposizione del Puc». L’investimento previsto è di circa venti milioni di euro e i tempi di realizzazione - se si dovesse iniziare subito, fatte salve le proteste dei cittadini espropriati – sono calcolabili in circa 2 o 3 anni.

23.06.2005
Gianni Marti
 
#6 ·
Autostrada in Maremma? No, grazie
Aurelia sicura da subito


Sabato 30 Luglio, sarà la prima giornata di mobilitazione dell'estate, contro il progetto di Autostrada Tirrenica.
L'appuntamento si terrà a partire dalle 17, nella piazza della Stazione a Capalbio Scalo, dove sono previsti una marcia, stand con l'esposizione di prodotti del territorio ed un confronto pubblico nella Sala del Centro Civico di Capalbio, per chiedere alle Regioni Lazio e Toscana, alle Province di Viterbo, Grosseto, Livorno, ai Comuni coinvolti nell'infrastruttura, di fermare il progetto promosso dal Governo, attraverso la Società SAT SpA.
L'iniziativa vuole invece rilanciare il progetto ANAS di messa in sicurezza e potenziamento a 4 corsie, della SS 1 Aurelia e per illustrare, ai cittadini della Maremma e a chi la ama, i principali fattori di impatto ambientale dei tracciati autostradali (sul paesaggio, sull'agricoltura, sui beni ambientali, storici ed archeologici) contenuti nello Studio di Impatto Ambientale, pubblicato l'8 luglio scorso, per l'avvio della procedura che si concluderà con il giudizio di compatibilità ambientale.
Alla manifestazione sono stati invitati a partecipare parlamentari, amministratori regionali e locali, rappresentanti delle organizzazioni agricole.(MSf)
 
#7 ·
20/07/2005

Autostrada. Via solo sul tracciato costiero


L'assessore alla viabilità e trasporti, Riccardo Conti, ha risposto in aula ad un'interrogazione di Alessandro Antichi (FI) sul corridoio tirrenico. Il consigliere: "Siamo preoccupati per l’atteggiamento della Giunta regionale, che ha criticato il ministero preannunciando ricorsi in sede giudiziaria"



“Autostrada sì o autostrada no? La valutazione di impatto ambientale avviata dal ministero per l’Ambiente sui due progetti presentati da Anas e Sat è uno snodo fondamentale per la realizzazione di questa struttura. Siamo preoccupati per l’atteggiamento della Giunta regionale, che ha criticato il ministero, ritenendo illegittima la procedura e preannunciando ricorsi in sede giudiziaria”. Così Alessandro Antichi (Forza Italia) ha illustrato in aula una sua interrogazione sul Corridoio tirrenico, preoccupato per i ritardi che potrebbero determinarsi. “E’ un’opera essenziale, su cui il Consiglio regionale deve pronunciarsi. Si vuole o si finge di volerla, in attesa del 2006, perché più importante l’accordo con Rifondazione comunista?” ha aggiunto Maurizio Dinelli, capogruppo Forza Italia, firmatario insieme a Maurizio Bianconi (Alleanza nazionale) e Marco Carraresi (Udc) di un ordine del giorno, nel quale si chiede alla Giunta di “attuare una politica di dialogo e di proficua collaborazione” con il Governo. Aldo Manetti di Rifondazione comunista ha sottolineato che il vero problema non sono i due tracciati, ma la messa in sicurezza dell’Aurelia, a partire dal Lotto ‘0’ nel tratto Livorno-Chioma. Loriano Valentini (Democratici di sinistra) ha ricordato la grande mole di lavoro sviluppata dalla Regione Toscana in questi anni per individuare un tracciato in grado di bene integrarsi con il territorio, condiviso da enti locali, forze economiche e sociali. “Il tracciato autostradale sulla costa è risultato essere la soluzione migliore, nonostante i problemi per Capalbio – ha affermato – Non ci sono ambiguità. L’atteggiamento del ministero è singolare e pericoloso: non è più tempo di comparazioni”. Anche secondo Andrea Agresti (Alleanza nazionale), prendendo atto delle perplessità del sindaco di Capalbio, il tracciato costiero è l’unico possibile. “La Giunta regionale – ha affermato - deve uscire allo scoperto”. Il capogruppo di Alleanza nazionale Maurizio Bianconi ha sottolineato “il ritardo culturale complessivo della sinistra sul problema delle infrastrutture”, ricordando le tante soluzioni presentate in alternativa al Corridoio tirrenico, le avversioni alla variante di valico, la discussione ancora aperta sulla Lucca Modena, i problemi per la Due Mari. L’assessore Conti ha replicato che c’è un’unica soluzione da sottoporre a valutazione di impatto ambientale: il tracciato costiero, nato da un’intesa con tutti i Comuni (“ad eccezione di Capalbio, che comunque osteggia meno tale soluzione”), le Province, le due Regioni (“un dato importante, perché il Governo può esercitare solo poteri sostitutivi”), le forze economiche e sociali, le sovrintendenze. A suo parere Anas e Sat hanno avanzato due proposte solo per non scontentare il ministro Lunardi, che “non vuole perdere la faccia”. “La valutazione di impatto ambientale deve riguardare un solo progetto, altrimenti è illegittima – ha aggiunto - Ciò non toglie che qualsiasi progetto possa essere comparato con soluzioni alternative. Se si mette in campo un altro progetto, si perde solo tempo. E’ un alibi perché non hanno un soldo”. Conti ha anche assicurato che interventi per la messa in sicurezza dell’Aurelia nei singoli tratti possono essere fatti, ma per il progetto complessivo occorre una valutazione di impatto ambientale. “Le due proposte di Anas e Sat devono essere esaminate per quello che sono – ha commentato Giuseppe Del Carlo (Udc) – Non si può dire: non se ne parla. Non si può andare avanti con accuse reciproche di non collaborazione. Nella replica Alessandro Antichi si è detto “non soddisfatto della politica fatta nel passato, soprattutto sull’onda delle emergenze, senza passione né convinzione rispetto alle esigenze del territorio”. Antichi ha però fatto “un’apertura di credito per il futuro”, vista la volontà della Giunta regionale di portare a termine il procedimento di Valutazione di impatto ambientale. L’aula ha infine respinto l’ordine del giorno del centrodestra, con i voti dei gruppi di maggioranza e di Rifondazione comunista, la cui capogruppo Monica Sgherri ha dichiarato di condividere l’inserimento nella valutazione di impatto ambientale della messa in sicurezza dell’Aurelia, sottolineando che interventi ci vogliono comunque. (dp)
 
#8 ·
FINALMENTE LA TERAMO - A14.

Finalmente completeranno l'A24, che oggi si ferma a Teramo.
Questo permetterà il collegamento autostradale Roma-Marche.

Roma, 1 ottobre - Presto il collegamento autostradale tra Roma e l’Abruzzo e tra il Mar Tirreno e il Mar Adriatico, sarà più rapido e più sicuro. Oggi il Consiglio di Amministrazione dell’Anas S.p.A. ha approvato in linea tecnica il progetto definitivo dei lavori di completamento dell’itinerario autostradale Roma-L’Aquila-Teramo, nel tratto Villa Vomano-Teramo. L’opera è stata richiesta dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Pietro Lunardi ed è prevista nell’ambito degli interventi da realizzarsi in applicazione della Convenzione di concessione con la Società Strada dei Parchi S.p.A.. Il progetto in esame prevede la realizzazione della carreggiata est del tratto autostradale tra Villa Vomano e Teramo (suddivisa in due lotti) e consentirà di migliorare sostanzialmente oltre che il collegamento diretto tra il Lazio e l’Abruzzo, anche quello tra il Mar Tirreno e l’Adriatico, congiungendo i due corridoi autostradali A1 Milano-Roma-Napoli e A14 Bologna-Bari-Taranto. La nuova infrastruttura comporterà minori tempi di percorrenza, maggiori comfort di marcia, minori carichi inquinanti e più alti livelli di sicurezza. Il tracciato si suddivide in due lotti dello sviluppo complessivo di 5.660 metri e prevede, tra le opere d’arte principali, viadotti, gallerie, svincoli, barriere di sicurezza ed opere minori. Il tempo per l’ultimazione dei lavori è previsto in 1.000 giorni. Alla realizzazione dell’opera si procederà con il sistema dell’appalto integrato. L’importo complessivo ammonta a circa 137 milioni di euro.
 
#11 ·
GENIUS LOCI said:
^^
Forse non hai letto bene il post: io ho capito che fanno, finalmente, l'autostrada tra Teramo e l'adriatica, completando quella attuale che si ferma, appunto, a Teramo
L'A24 a due carreggiate si ferma a Villa Vomano, diciamo 20/25 km da Teramo, dove arrivi con una carreggiata unica. Quindi il completamento fino a Teramo significa costruire la seconda carreggiata....il che non è poco!!!
Il problema che ponevo è sapere cosa succederà sotto Teramo in direzione Giulianova e A14, direi altri 20/25 km!!!!
 
#12 ·
Ecco la rissposta che mancava. Tra Teramo e Giulianova, ANAS ha appaltato un superstrada.

Non male gli errori di battitura:

VIABILITA': ANAS, RIPRENDONO LAVORI VARIANTE TERAMO-GIULIANOVA
(AGI) - Roma, 9 set. - Possono partire gia' dalla prossima settimana i lavori di costruzione del lotto 0 della Variante Teramo-Giulianova. L'Anas ha infatti messo in atto tutti i provvedimenti necessari a consentire la riapertura del cantiere da parte dell'impresa, che ha attivamente collaborato a tali operazioni. L'Anas, infatti, dopo un'attenta valutazione dei rischi e delle misure di sicurezza necessarie, ha verificato la conformita' del Piano Operativo di Sicurezza predisposto dall'impresa alla normativa vigente per la tutela e la sicurezza dei lavoratori. Considerata l'urgenza di ripresa dei lavori, le verifiche tecniche richieste sono state compiute nel tempo strettamente necessario e in data 8 settembre 2005 c'e' stata una prima approvazione del Piano Operativo di Sicurezza. Inoltre, per quanto riguarda il pagamento dello Stato di Avanzamento dei Lavori, l'Anas ha emesso il certificato di pagamento in data 6 settembre 2005, non appena l'impresa ha consegnato le dichiarazioni liberatorie delle ditte subappaltatrici ai sensi della vigente normativa. La societa' ha inoltre comunicato: che sono stati sbloccati i lavori nel tratto compreso tra i km 7,850 e 7,920, in localita' S. Atto, che rientra nell'ambito degli interventi di realizzazione del 2005072022330020035N0.agi 2005072022331320035N0.agi 2005073111000040000N0.agi 2005080515200140190N0.agi 2005090319300020056N0.agi lotto della variante Teramo-Giulianova. E' stato notificato al Compartimento Anas dell'Abruzzo, in data 8 settembre 2005, il verbale di dissequestro relativo al tratto di cantiere precedentemente sequestrato dalla Procura della Repubblica di Teramo il 6 novembre 2003, a causa del rinvenimento di una discarica abusiva. A seguito della rimozione dei rifiuti e delle analisi eseguite sul terreno, non essendo state riscontrate tracce di inquinamento, e grazie al lavoro sinergico svolto dall'Anas con la Provincia, il Comune e la Procura della Repubblica di Teramo, e' stato quindi disposto il dissequestro che consentira' l'ultimazione dei lavori. I lavori principali del 2005072022330020035N0.agi 2005072022331320035N0.agi 2005073111000040000N0.agi 2005080515200140190N0.agi 2005090319300020056N0.agi lotto non interessati dalla discarica non sono mai stati interrotti e termineranno nei termini contrattuali previsti.
 
#13 ·
Rimini: deciso il prolungamento di via Roma

7/10/2005
Rimini: deciso il prolungamento di via Roma


Rimini - La Giunta Comunale di Rimini ha approvato la ‘determinazione indennità provvisoria di esproprio e/o asservimento’ per la realizzazione della strada di quartiere in proseguimento di via Roma, nel tratto sino a via Stoccolma (1°, 2°, 3° lotto), antistante il Parco di Fiabilandia.
Si tratta dell’atto necessario alla definitiva acquisizione delle aree per la costruzione dell’arteria stradale che collega Rimini a Riccione. Un’opera che riveste una centralità strategica nel disegno complessivo di dotare la città delle fondamentali infrastrutture viarie. Con il prolungamento di via Roma infatti verranno migliorati e decongestionati i flussi di traffico nella zona sud della città, apportando un reale beneficio a residenti e ospiti.
Nel dettaglio il progetto definitivo già approvato prevede nel tratto compreso sino a viale Stoccolma: la realizzazione di una strada a doppia corsia, nel tratto di via Roma compreso tra via dei Martiri e viale Stoccolma, che ha ai suoi lati marciapiedi e piste ciclabili separati con aiuole alberate dalle parte destinata al traffico veicolare; la realizzazione di una rotatoria a Fiabilandia con diametro esterno di 36 metri; la realizzazione in via Cardano di una strada di arroccamento a servizio degli ingressi delle abitazioni; la sostituzione dell’attuale impianto semaforico all’intersezione tra via Cardano e Statale 16 con una rotatoria di forma allungata con un raggio di 21 metri e una lunghezza di 118 metri. E’ previsto sullo stesso incrocio un attraversamento pedonale con portale luminoso in sostituzione di quello attuale annesso al semaforo. La forma allungata della rotatoria consentirà di effettuare lo scambio di corsia con maggiore sicurezza; la realizzazione di una rotatoria all’intersezione con viale Stoccolma con diametro esterno di 37,5 metri. Tale struttura si diramerà a monte verso l’area del comparto Peep di Miramare e a mare verso la zona residenziale della stessa frazione.
 
#14 ·
Statale 38

SONDRIO
Stanziati 140 milioni per la nuova statale 38


Per ristrutturare la statale 38 della Valtellina sono in arrivo 140 milioni di euro che, sommati ai 150 già raccolti, consentiranno finalmente l'apertura dei cantieri. Lo ha assicurato, in un incontro con il presidente della Provincia di Sondrio Fiorello Provera il ministro Pietro Lunardi. I fondi dovranno essere stanziati dal Cipe entro il 20 dicembre.
 
#15 ·
Grosseto-Fano: altri 11km.

INFRASTRUTTURE: APERTI NUOVI 11 CHILOMETRI E78 GROSSETO-FANO
(ANSA) - GROSSETO - Aperti stamani al traffico dall' Anas 11 nuovi km della superstrada E78 Grosseto-Fano, nel tratto compreso tra Grosseto e Montorsaio. La cerimonia, informa una nota, e' avvenuta alla presenza del consigliere di amministrazione dell'Anas Alberto Brandani, dell'assessore alle Infrastrutture della Regione Toscana Riccardo Conti e del sindaco del Comune di Grosseto Gabriele Bellettini. Il tratto inaugurato si estende dal km 0,000 al km 11,050 e rientra tra gli interventi relativi al tratto Grosseto-Siena, che ha una lunghezza complessiva di circa 63 km e i cui lavori sono stati divisi in 11 lotti, dei quali il 2/o (Montorsaio-Paganico), il 10/o (Bagnaia-S. Rocco a Pilli) e l'11/o (S. Rocco a Pilli-Siena) sono in fase di realizzazione, per complessivi 20 km e per investimenti pari a 97,3 milioni di euro, mentre per il 3 lotto, per il quale e' stata gia' individuata l'impresa esecutrice, e' in corso la verifica del progetto esecutivo. E' stata completata la progettazione definitiva dei rimanenti 32,9 km, per i quali sono previsti investimenti pari a oltre 454 milioni di euro. Attualmente sull'itinerario E78, lungo complessivamente 270 km, e' gia' in esercizio un primo tratto di 82 km (pari al 30% circa dell'intero percorso); sono in fase di realizzazione o di appalto lavori su 71 km (pari al 27% del percorso); 76 km sono oggetto di progettazione definitiva e 41 km sono oggetto di progettazione preliminare. Il completamento dell'opera (inserita fra le infrastrutture strategiche individuate dalla delibera CIPE n. 121 del 21/12/2001 'Legge Obiettivo') consentira' di collegare la Statale 1 ''Aurelia'' all'autostrada A14, collegando le citta' di Grosseto, Siena, Arezzo, Sansepolcro, Urbino, Fossombrone e Fano, lungo un percorso che si sviluppera' per circa il 65% in Toscana, il 5% in Umbria e il 30% nelle Marche e che consentira' il collegamento trasversale tra la costa tirrenica e quella adriatica.(ANSA).
 
#16 ·
CORRIDOIO TIRRENICO: VIA LIBERA A ROSIGNANO-CIVITAVECCHIA
(ANSA) - ROMA - Via libera ambientale al tratto Rosignano-Civitavecchia dell' autostrada tirrenica. La Commissione di valutazione di impatto ambientale del ministero dell' Ambiente e della Tutela del Territorio ha infatti approvato tutto il percorso autostradale di oltre 200 chilometri, scegliendo la variante costiera e disponendo una serie di prescrizioni di cui il progetto dovra' tener conto. Lo comunica una nota del ministero dell' Ambiente. La valutazione di impatto ambientale stabilisce anche che debba essere ridefinito il progetto nella parte laziale, in quanto deve considerare tre problematiche: la futura destinazione dell' Aurelia; l' ottimizzazione del sistema delle barriere autostradali; le linee guida del piano trasporti e logistica del Lazio. Le prescrizioni complessive stabilite dalla Commissione sono piu' di 80 e riguardano la tutela dell' ambiente, del paesaggio e vincoli di carattere idrogeologico. Soddisfatto per il parere della Via il ministro Altero Matteoli: ''Dopo piu' di 30 anni | ha detto il ministro | finalmente si sblocca questa autostrada necessaria sia per risolvere una carenza infrastrutturale che mette a rischio l' economia del Paese, sia per garantire la necessaria sicurezza che oggi non viene fornita dall' Aurelia, dove gli incidenti sono all' ordine del giorno. La Commissione Via, ponendo numerose prescrizioni, assicura che ambiente e paesaggio siano protetti''
 
#17 ·
Infrastrutture stradali in Italia meridionale

Dalla rassegna stampa di oggi del Ministero delle Infrastrutture http://213.175.14.27/minirass/esr_p1.asp ho trovato il seguente estratto de Il Sole 24 Ore http://213.175.14.27/minirass/immagini/200607o/2007062035525.pdf proveniente direttamente dal futuro :lol: ,infatti è datato 23/06/2007 :lol: Non so se crederci (a parte l'errore di chi ha creato il .pdf) :lol: , ma lo riporto ugualmente qui.

Sembra che si siano accorti che l'Italia è indietro, ma molto indietro, in tutto il sistema trasporti. I nostri politici vogliono correre ai ripari, in questo affanno di trovare i soldi, ma farebbero molto meglio ad affannarsi per evitare che i soldi spariscano!
Insomma l'articolo titola impropriamente "autostrade", anche se nel testo si corregge parlando di "strade di categoria B".

In particolare l'adeguamento a catratteristiche autostradali della Benevento-Caianello, la statale Telesina per intenderci. Per 61 km, costo 708 M€, e finora recuperato solo 1/7. Finalmente la Puglia potrà "avvicinarsi" un po' di più a Roma, ma sarà dura trovare il resto dei soldi. Mi immagino tempi biblici.

Poi la Ragusa-Catania, credo si riferisca non all'autostrada Siracusa-Gela, ma alla Superstrada, su cui c'è anche un thread aperto qui su SSC: Nuova Superstrada Ragusa - Catania (da non confondere con l'autostrada CT-SR-RG-GELA) http://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=429793, vero?

In più la Termoli-S. Vittore; 80 km solo per il tratto S. Vittore del Lazio-Campobasso, strada categ. B, sezione stradale di 22 m, velocità tra i 90 e 110 km/h. Tutto di lusso, quindi, anche il costo: la bellezza di 1460 M€, e tutti da trovare.

Meglio che vado a bere qualcosa per riprendermi :cheers:




:wave:
 
#20 ·
la via bifernina, quella che se non sbaglio va da san vittore a vast, negli abruzzi. è un "inferno" perchè ci sono molte salite, curve e posti di blocco e se becchi un tir è quasi impossibile sorpassarlo. inoltre passa nel paese di venafro, rallentando ulteriormente la marcia. è molto trafficata perchè per chi va da roma al nord-puglia, ad esempio, permette un risparmio di km notevole. con i suoi contro, però...
 
#21 ·
Ah, ho capito. Comunque una buona alternativa per andare a Vieste da Roma è questa. A1, uscita Caianello, utilizzare la statale Telesina (questa ha un pò di traffico), il raccordo di Benevento, A16, uscita Candela, Statale per Foggia, arrivo alla tangenziale e Statale per Manfredonia....tutto a 4 corsie (tranne la telesina) e poi da manfredonia c'è la nuova variante che non attraversa mattinata e alla fine devi sorbirti 20 chilometri di strada storica con curve.

Per me è una buona alternativa, non c'è molto traffico e ci sono poche salite e discese
 
#24 ·
Presidente ACI: "Numero chiuso per le auto"

INTERVISTA / Parla il nuovo presidente dell'Aci Enrico Gelpi. Ecco le strategie
dell'automobile club per risolvere i problemi dell'auto. A partire dalla congestione del traffico
"Numero chiuso per le auto e più trasporto pubblico"
di VINCENZO BORGOMEO

Numero chiuso per le auto circolanti in Italia, trasformare le strisce pedonali in segnali di stop e intensificare il trasporto pubblico. Dopo il tragico incidente di Roma che ha portato alla ribalta il problema della sicurezza stradale Enrico Gelpi, nuovo presidente dell'Automobile Club d'Italia, entra subito sul tema caldo. "Quando succedono cose del genere - spiega - ci vuole tolleranza zero. Il problema non è l'inasprimento delle pene ma l'applicazione delle norme: 9 omicidi colposi su 10 finiscono con una condanna inferiore a un anno. Non c'è proporzione fra il danno causato e la pena".

In Italia ogni giorno vengono investite 60 persone. Chi tutela i pedoni?

"Nessuno. Per questo proponiamo di modificare l'attraversamento pedonale dando anche da noi, come avviene in molti paesi europei, la precedenza a chi si accinge ad attraversare sulle strisce (e non solo a chi sta già sulle 'zebre'). Inoltre proponiamo anche di rivoluzionare gli attraversamenti stessi, con sistemi che impediscano di parcheggiare le auto in prossimità delle strisce pedonali e altri che le rendano più visibili. Ma il punto centrale è trasformare le strisce in un vero segnale di stop. Oggi le 'zebre' sono una terra di nessuno: chi ci passa sopra per primo vince. E il pedone è sempre l'anello debole del sistema, un sistema reso sempre più pericoloso dall'aumento del traffico, dovuto in larga misura alla crescita incontrollata del parco circolante".

La rottamazione non funziona secondo lei?

"Un po' è quello il problema, in realtà l'ideale sarebbe rafforzare la politica di rottamazione con una progressiva strategia di riequilibrio del parco circolante. Intendo un sistema che metta d'accordo l'industria automobilistica e tutti i vari livelli di governo per arrivare ad avere ogni anno un numero identico di auto nuove immatricolate e di auto avviate alla rottamazione e all'esportazione".

Il concetto di numero chiuso però fa paura.

"Io parlo di ottimizzazione del parco circolante. L'espressione numero chiuso può far spaventare, è vero. Proponiamo una soluzione che deve essere di ampio respiro, concordata fra le varie parti. Tutto punta a risolvere il problema della congestione. Ad esempio si potrebbe passare attraverso la politica di dare un forte valore economico al rottame. In modo tale che chi sia intenzionato a disfarsene abbia un forte vantaggio. Già adesso, tanto per capirci, l'incentivo alla rottamazione copre una parte minima del prezzo della vettura ed è difficile per molti acquistare una vettura nuova".

Una difesa degli automobilisti diversa del solito, che passa per rendere identico il numero delle auto immatricolate con quelle rottamate.

"Io la definirei semplicemente una difesa aggressiva e intelligente: oggi tutti i mali dell'inquinamento vengono addossati all'auto. Ma è un modo sbagliato di affrontare la questione. E non solo perché l'auto contribuisce all'aumento dell'inquinamento solo per il 12% del totale: il vero problema è la congestione delle nostre strade e la politica complessiva dei trasporti. Occorre rafforzare le metropolitane e i trasporti pubblici. Non è un controsenso - come molti purtroppo credono - difendere l'auto e spingere proposte come il car sharing, la famosa 'auto in condominio'".

E come intendete realizzare tutto ciò?

"Serve un approccio integrato fra tutte le parti: gli enti locali devono fare la loro parte ma la nostra proposta specifica è quella di arrivare ad avare uno studio preciso sull'impatto di mobilità".

Un po' come avviene per il calcolo dell'impatto ambientale?

"Esatto: ogni nuovo insediamento residenziale o commerciale dovrebbe essere considerato anche sugli impatti che avrà in futuro sulla mobilità. E' sotto gli occhi di tutti il disastro che hanno creato nuovi quartieri o i giganteschi centri commerciali sulla viabilità di quelle zone".

(22 marzo 2008)

Gruppo Editoriale L’Espresso Spa
http://www.repubblica.it/2008/03/mo...pi/motori-intervista-gelpi.html?ref=mothpstr1
 
#25 ·
In Italia ogni giorno vengono investite 60 persone. Chi tutela i pedoni?

"Nessuno. Per questo proponiamo di modificare l'attraversamento pedonale dando anche da noi, come avviene in molti paesi europei, la precedenza a chi si accinge ad attraversare sulle strisce (e non solo a chi sta già sulle 'zebre'). Inoltre proponiamo anche di rivoluzionare gli attraversamenti stessi, con sistemi che impediscano di parcheggiare le auto in prossimità delle strisce pedonali e altri che le rendano più visibili. Ma il punto centrale è trasformare le strisce in un vero segnale di stop. Oggi le 'zebre' sono una terra di nessuno: chi ci passa sopra per primo vince. E il pedone è sempre l'anello debole del sistema, un sistema reso sempre più pericoloso dall'aumento del traffico, dovuto in larga misura alla crescita incontrollata del parco circolante".
ma non è già così? :bash:
per me è un problema culturale.
per modificare i comportamenti attuali ci vuole la repressione.
 
#26 ·
Gli impedimenti alla sosta vietata devono essere principalmente di tipo fisico, con interventi su marciapiedi e installazione di paletti e dissuasori.
Non dati da un esercito di ausilari che mettono multe. Anche perchè quando l'ausiliario mette la multa l'auto resta dov'è, magari anche in un punto pericoloso.
Ad esempio per evitare che si parcheggi sulle strisce, basta allargare il marciapiede in corrispondenza delle strisce stesse.
Così facendo magari si fa innervosire qualche automobilista in più, però si evita anche di drenare le tasche dei cittadini con le multe.
 
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