























...
Caselle Torino Shopping Experience is a shopping and leisure village located right next to Turin airport. The village has a total GLA of 160,000 SQM and will house a variety of shopping and leisure destinations
Aedes: arriva l'ok ambientale. Al via il mega mall da 300 mln
![]()
Tutto pronto per l’avvio del cantiere del mega centro commerciale vicino all’aeroporto Caselle di Torino del gruppo Aedes Siiq. Neanche 24 ore fa la società ha ricevuto l’ok per la chiusura definita delle pratiche urbanistiche e probabilmente entro l’anno partiranno i lavori per un investimento complessivo di circa 300 milioni di euro. Lo hanno spiegato i vertici della Siiq, il presidente Carlo Alessandro Puri Negri e l’amministratore delegato Giuseppe Roveda, in un’intervista esclusiva a Monitorimmobiliare.
“L’iniziativa di sviluppo più importante del gruppo – ha detto infatti Roveda – sorgerà vicino all’aeroporto Caselle di Torino dove pensiamo di realizzare un modello di centro commerciale all’altezza dei giorni d’oggi. Quindi sostenibile dal punto di vista ambientale, grande, piacevole, con un’idea di lifestyle e che guardi ai prossimi vent’anni. Si tratta di modelli già presenti negli Stati Uniti e si stanno iniziando a vedere anche in Europa. Ieri è arrivata la determina regionale sull’esclusione dalla valutazione dell’impatto ambientale. Dopo una verifica di impatto ambientale di sei mesi, siamo stati premiati. Questo significa accelerare il progetto e quindi ragionevolmente entro la fine dell’anno possiamo arrivare ai permessi per costruire. Stiamo parlando di un investimento nell’ordine dei 300 milioni di euro” spalmati in tre anni. “Il progetto è da circa 160 mila metri quadri di cui 20 mila di entertainment”. Il terreno è stato valutato a fine dicembre scorso circa 60 milioni di euro.
“In Italia – ha aggiunto Puri Negri – progetti di questa portata e dimensione si contano sulle dita della mano. È straordinario avere un progetto così in pancia. Di progetti di questa dimensione, che mette insieme entertainment e commerciale, ce n’è solo un altro a Milano Segrate, sotto un grande gruppo internazionale, forse è il più brillante di tutti, che è Westfield, e uno a Roma. Non si tratta di progetti che vengono ideati e realizzati dalla sera alla mattina, ma ci voglio dieci anni. Un periodo così lungo per il Paese è un problema, ma, visto dalla nostra parte, è un grande vantaggio. Tutte le pratiche urbanistiche sono finite e quindi si passa poi alla convenzione e ai permessi a costruire”.
http://www.monitorimmobiliare.it/aed...sta_2016551248
più grande di Arese, ma meno grande del Westfield...rispetto al nuovo complesso di arese e al westfield di milano come si posiziona?
Ha ragione Fabrik a parlare di genesi almeno decennale. Ad essere precisi, il tutto è partito a gennaio 2001, con la variante al Piano Regolatore di Caselle Torinese con cui sono nate le aree ATA. La sigla sta per Area Terziario Aeroportuale; l'intenzione del Comune, quella di sfruttare la presenza dell'aeroporto per creare nuova occupazione.Molto interessante. Sarebbe il più grande singolo investimento privato da diversi anni a questa parte.
Progetto con genesi passata almeno decennale, la brochure però spiega poco: ad esempio non entra nel dettaglio di cosa vorrebbero metterci in alcuni maxi lotti.
Inoltre, alcuni edifici hanno 3 piani, cosa ci mettono sopra? E i 3 edifici più vicini all'aeroporto che insieme formano un semi cerchio?
Io una idea la ho: ricordo che le prime notizie prevedevano la realizzazione anche di un hotel e di uffici per Alenia.
No, non è così.Nella parte comunale non c'è un ristorante / albergo Antica Zecca, o sbaglio?
Aedes è stata risanata in due anni sotto la guidaPuri Negri-Roveda e punta all’outlet di Torino-Caselle
Lo leggo dopo
LA SOCIETÀ HA DECISO DI DESTINARE A RISERVA IL 20-30% DELL’UTILE PRIMA DI DISTRIBUIRE IL DIVIDENDO, IN MODO DA ABBATTERE I DEBITI E FINANZIARE LA CRESCITA. IL RESTO VERRÀ RISERVATO AI SOCI SECONDO LE REGOLE DELLE SIIQ Milano C ’è voluta una triade composta da un private equity, un gruppo siderurgico e un management navigato per risanare l’unica società di Piazza Affari che, in tempi cupi per l’immobiliare, in due anni è riuscita a portare a termine una ristrutturazione del debito, un aumento di capitale da 40 milioni, uscire dalla lista nera della Consob, trasformarsi in Siiq e pianificare, per il prossimo anno, nuove acquisizioni. Tutto ciò rimanendo quotata. Si tratta di Aedes, gruppo controllato al 51% da Augusto, società che fa capo per il 33% alla Sator di Matteo Arpe, per un altro 33% alla famiglia Amenduni e alla Praga Holding dell’ad Giuseppe Roveda che guida la società insieme al presidente Carlo Puri Negri. Nel 2012 Aedes aveva 230 milioni di perdita netta, con un patrimonio ridotto a 37 milioni e passività lievitate a 434 milioni, mentre a fine 2015, grazie ai buoni uffici di Puri Negri e ai conferimenti immobiliari di Roveda, il gruppo ha chiuso con utili per 6,1 milioni (compressi dai costi dell’aumento e degli oneri straordinari) passività per 96 e un patrimonio di 275 milioni. L’ultimo atto di un risanamento portato avanti in tempi record si è consumato nell’assemblea per il bilancio, che ha stabilito (salvo che i recessi
eccedano 2 milioni di controvalore) che Aedes - pur beneficiando del regime delle Siiq che impone di distribuire il 70% dei ricavi degli affitti e del 50% dei proventi delle vendite - potrà destinare a riserva il 20-30% dell’utile prima del dividendo, in modo da avere le risorse per ripagare i debiti e per finanziare la crescita. Ora che il rapporto tra debito e patrimonio è sotto i livelli di guardia, Aedes, che ha già comprato Redwood (portafoglio immobili a reddito da 25 milioni), si appresta a fare nuove acquisizioni. L’estensione dell’outlet di Serravalle che sarà completato a fine 2016 dovrebbe portare nuovi ricavi importanti, proprio ora che sono arrivati i permessi per costruire il nuovo centro commerciale attiguo all’aeroporto di Torino Caselle (un’area da oltre 150 mila metri quadri che in bilancio vale solo 60 milioni). E nell’ottica di accompagnare questo sviluppo immobiliare il gruppo Gavio ha rilevato il 5,3% di Aedes essendo anche costruttore con Itinera e proprietario della rete autostradale del nord-ovest. Quindi secondo Cushman & Wakefield, senza tenere conto dei nuovi progetti immobiliari e della strategia di crescita per linee esterne che sarà illustrata alla comunità finanziaria a novembre, il Nav per azione di Aedes a fine 2015 è di 0,87 euro, ovvero oltre il doppio rispetto agli attuali valori di mercato. (s.b.) Carlo Puri Negri è presidente di Aedes di cui Sator è socia
(09 maggio 2016)
Aree Ata: l’iter amministrativo va avanti, anche i confronti tra le parti
CASELLE – Nella giornata di ieri l’associazione commercianti e artigiani ha incontrato l’amministrazione comunale e personale di SATAC per capire meglio cosa potrebbe accadere tra pochi mesi alle porte della città.
di G. D’Amelio
Sotto l’aspetto burocratico amministrativo, la notizia è che intorno alla metà di aprile si riunirà nuovamente la Conferenza dei Servizi per discutere sulle aree ATA, quella porzione di territorio accanto all’aeroporto Pertini dove nel futuro prossimo potrebbe essere costruito un grosso Centro Commerciale, il Caselle Village, L’importanza di questa Conferenza è che la Regione Piemonte potrebbe pronunciarsi sulla necessità o meno di sottoporre lo studio del progetto ad una Valutazione di Impatto Ambientale. Chiaramente, senza VIA, i tempi dell’iter si restringerebbero e la palla a quel punto passerebbe definitivamente al Comune di Caselle, che prima di autorizzare l’apertura dei cantieri dovrebbe solo più approvare la Variante al Piano Particolareggiato dell’opera.
Sotto l’aspetto più politico, ieri si è tenuta una riunione tra la Libera Associazione Commercianti e Artigiani di Caselle, il Sindaco Luca Baracco, l’assessore Paolo Gremo, Laura Orengo e Paolo Roveda della SATAC, la società che ha presentato il progetto, per discutere invece sull’impatto socio-economico di questo intervento. “E’ stato un incontro puramente conoscitivo – ha commentato dopo la riunione Luca Marchiori, Presidente LACA Caselle – per apprendere l’attuale situazione del progetto dell’area commerciale e della nuova viabilità che condurrà alla struttura. E’ un primo passo per avere più dati possibili per fare le nostre valutazioni sulle effettive possibilità che avrà il nostro territorio e, quindi sul commercio locale, di interagire con la nuova area commerciale e sfruttarne le potenzialità, pur non essendone all’ interno. Come ho sempre detto – ha concluso Marchiori – se non ci fosse stata l’area ATA sarebbe stato meglio, ma ormai è tardi per fare queste considerazioni e quindi bisogna lavorare per non far morire il nostro centro storico con le sue attività ma, anzi, trasformare quello che potrebbe essere vissuto come una disgrazia in una nuova opportunità di impresa”.
Positivo il commento del Sindaco Baracco. “Solo discutendo e confrontandoci possiamo arrivare a capire realmente cosa potrebbe significare il Caselle Village per la città. Come ho sempre sostenuto sono dell’idea che questo progetto porterà occupazione e sviluppo ed è un’occasione da non perdere per il nostro territorio”.
...
ti dimentichi il rifacimento del carrefour a nichelino, oltre che coop su TNE, ma questo è un'altro livello, infatti commercialmente si chiama Destination Center, atto ad attrarre da fuori e non dall'hinterland, come se fosse un grande parco divertimenti dedicato allo shoppingQuindi i 3 piani sopra i negozi del ring saranno uffici, così come l'apposito edificio nell'altro lotto... Sono migliaia e migliaia di mq per uffici!
Comunque altra ondata di centri commerciali in arrivo: torino outlet village a settimo, mondo juve a nichelino, questo a caselle, estensione auchan corso Romania e forse palazzo del lavoro a torino oltre a j village...
...LA RIFLESSIONE – A Caselle il primo destination center in Italia. Ma di cosa parliamo?
29 novembre 2015 Giovanni D'Amelio
Abbiamo scritto ieri dell’approvazione definitiva della variante parziale n. 7 al piano regolatore da parte del Consiglio Comunale. Una decisione che apre le porte alla costruzione accanto all’aeroporto, sulle cosiddette aree ATA, di un mega centro destinato al terziario diffuso.
La portata dell’intervento che tra pochi mesi potrebbe iniziare a realizzarsi a Caselle è di quelli che per ampiezza e innovazione avrà una ricaduta non solo sulla città aeroportuale, ma anche sui comuni limitrofi dell’intera zona. Secondo la maggioranza che governa la cittadina, il Destination Center una volta diventato realtà porterà benefici economici ricchezza e occupazione nell’intera area nord del torinese. Una parte dell’opposizione consiliare (SEL e Movimento 5 Stelle) ritiene invece che i risvolti sociali saranno tutti negativi: colate di cemento su circo 400 mila mq di aree agricole, viabilità problematica, colpo di grazia al piccolo commercio locale. L’altra parte della minoranza (Caselle Futura e Lega Nord) non sembra contraria a questa operazione, ma nutre forti dubbi sulla reale costruzione dell’opera.
Non avendo la palla di cristallo, naturalmente non sappiamo chi alla fine avrà ragione. Da cronisti vogliamo riflettere su cosa potrebbe effettivamente essere realizzato sulle aree ATA, acconto all’aeroporto Sandro Pertini, partendo da una frase pronunciata dall’architetto Barbieri nella sua relazione tecnica sul progetto presentata durante l’assemblea consiliare di venerdì scorso: “La prossima volta Madonna potrebbe venire a cantare a Caselle”.
COSA E’ UN DESTINATION CENTER? – Quello che potrebbe nascere a Caselle è una combinazione di aree tematiche, ognuna con specifica funzione, in grado di diventare poli di attrazione per la clientela torinese e per i turisti nazionali ed internazionali. Un luogo in grado di offrire shopping di lusso conveniente, un centro sportivo con le più avanzate attrezzature, alberghi e centri benessere. Ci saranno poi spazi dedicati ad attività di intrattenimento, culturali e del tempo libero. Senza dimenticare l’offerta di servizi vari, come la realizzazione di una zona destinata al Free Trade con tanto di strutture necessarie (centri congressi, uffici e trasporti).
I Destination Center si stanno affermando molto in Cina dove nei prossimi 15 anni ne saranno costruiti ben 35 in posizioni strategiche, con particolare attenzione alle città con un alto tasso di incremento demografico. I primi due sono già in corso di costruzione con un investimento privato per ogni struttura di 240 milioni di euro circa (quello di Caselle si dovrebbe aggirare sui 300 milioni).
Vero, più che altro noto che per una ragione o per l'altra accanto a vari progetti più tradizionali puntano a svilupparne alcuni che pur con caratteristiche diverse hanno - sulla carta - una qualche forma di atipicità che punta a renderli unici, quindi fortemente attrattivi: caselle le dimensioni-intrattenimento-uffici-aeroporto-hotel, settimo l'outlet village dei brand di lusso praticamente in città (quando in genere stanno ad ore di autostrada a/r vedasi Serravalle-vicolungo), palazzo del lavoro il contesto architettonico, la parte commerciale del jvillage la presenza della cittadella-stadio juveti dimentichi il rifacimento del carrefour a nichelino, oltre che coop su TNE, ma questo è un'altro livello, infatti commercialmente si chiama Destination Center, atto ad attrarre da fuori e non dall'hinterland, come se fosse un grande parco divertimenti dedicato allo shopping