TORINO | Luoghi del Gusto
Torino è considerata Città del Gusto, è la città vetrina del movimento Slow Food, che qui svolge la biennale del Salone del Gusto e di Terra Madre, fra le manifestazioni riguardanti l'alimentazione più importanti del mondo, ed è il luogo di nascita del primo negozio della catena di Eataly, oltre che patria rappresentativa della cucina piemontese.
In questa discussione inseriamo consigli, richieste e commenti su piole, caffé, osterie, ristoranti e qualunque genere di locale culinario degno dell'attenzione dei forumer a Torino e dintorni.
Per cominciare, una breve presentazione di una delle più iconiche "istituzioni" cittadine, per fama, qualità dell'offerta e fascino storico: le antiche caffetterie. Ecco una panoramica di quelle più famose.
Caffetteria Al Bicerin - 1763
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La casa del Bicerin, di cui si vantano di essere gli unici conoscitori della ricetta originale, segreta e tramandata oralmente di generazione in generazione, e locale frequentato e amato da tanti personaggi storici, fra cui Dumas padre.
Il Bicerin "modello" è questo (ma nulla vieta che qualche altro locale possa offrirne uno "apocrifo" migliore), se desiderate le bariste (gestione tutta femminile) ve lo dolcificheranno su richiesta prima dell'aggiunta della crema di latte, per non smontarla, anche se la ricetta classica lo prevede senza zucchero.
Famosissimi qui anche lo zabaione caldo e i croissant alla crema gianduja.
Ambiente rimasto sostanzialmente identico a quello che era fra la fine del '700 e i primi dell'800.
Attenzione alle code durante il weekend, la fila di avventori arriva fino fuori la porta.
Molto fornita anche la cioccolateria/confetteria annessa.
Caffé Mulassano - 1907
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La "bomboniera" dei caffé torinesi, il piccolo tempio liberty del gusto subalpino. Mulassano offre una delle più alte qualità nelle consumazioni a Torino: cappuccino, brioches e croissants, zabaione e delicatessen varie. Una volta faceva anche uno dei migliori espressi della città, oggi pare un po' calato su questo fronte. Celeberrimi sono i suoi tramezzini sempre freschi, che qui sono stati inventati nella loro versione italiana nel 1926.
Anche su un altro dei simboli del gusto torinese Mulassano spicca e si differenzia: il Vermouth che offre ai suoi clienti, infatti, non è il classico Martini, ma un Cinzano Antica Ricetta declinato nelle due versioni bianca e rossa.
Caffè Baratti&Milano - 1875
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In assoluto uno dei più eleganti caffè torinesi, sia nei suoi arredi di gusto tipicamente
Belle Époque, sia nel suo personale ai limiti dello snobismo. Sulla qualità dei suoi cibi, però, "Baratti" è un po' altalenante. La pasticceria è di altissimo livello, le classiche "bignole" sono probabilmente fra le più buone della città, e famosa è la torta che qui è nata e ancora si produce, la Torta Baratti; nella caffetteria invece ci assestiamo su un anonimo livello medio, a partire dall'espresso che non fa fare salti di gioia. Si va meglio invece sulla cioccolata calda in tazza. I prezzi, invece, quelli sono tutti verso l'alto, ma da un luogo simile ce lo si aspetta.
Adorato da Guido Gozzano, che qui vi compose la sua poesia
Le golose, osservando le eleganti signore fare colazione con pasticcini e brioches, talvolta, specialmente d'estate, offre anche i tavoli nel dehors nella spettacolare cornice della Galleria Subalpina.
Caffè Fiorio - 1780
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Probabilmente a causa della sua fama è "IL caffè" di Torino, frequentato da Cavour, da d'Azeglio e dalla Corte Sabauda.
Oggi è uno dei locali storici più indicati per una merenda o un dopocena rilassanti. È uno dei pochi di questi caffè, infatti, a tenere aperto oltre mezzanotte 7 giorni su 7, e ad avere un listino prezzi neanche esagerato rispetto alla storicità del luogo e alla buona qualità di gran parte della sua offerta di consumazioni.
La caffetteria è poco sopra la media, ma il punto forte del locale sta nel gelato al gusto gianduja (di cui tutti paiono andare matti, un po' meno chi scrive) e nelle cioccolate calde in tazza, di vari tipi, ma soprattutto quelle ai gusti (di nuovo) gianduja e fondente. Buona anche la scelta di cocktail e alcolici classici, mentre quelli più moderni e contemporanei sono decisamente meno benvenuti.
Gli ampi spazi e il gran numero di sale consentono di trovare sempre posto, a qualunque ora, e la gentilezza solitamente alta del personale mette a proprio agio chiunque.
Caffè San Carlo - 1822
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È indubbiamente il più sfarzoso dei caffè storici subalpini, tutto stucchi, dorature e architetture d'aspetto neoclassico. Purtroppo, alla sua eccezionalità estetica non corrisponde un'adeguata eccezionalità culinaria. Le recenti gestioni hanno sfruttato poco e male il gran patrimonio storico che il luogo offre, facendo decadere costantemente la qualità dell'offerta. Con l'ultima in ordine di tempo sembra si sia invertita la rotta e il locale star riprendendo, molto lentamente, gli antichi fasti, anche se la strada è ancora parecchio lunga.
Sulla caffetteria, ad esempio, siamo ancora sotto media rispetto a ciò che si può trovare a Torino, e un simile biglietto da visita è qualcosa su cui si deve lavorare parecchio. Molto meglio sull'aperitivo classico, variegato e con buona disponibilità sia di appetizer che di bevande. Il caffè fa anche da ristorante, proponendo un menu turistico a prezzi anche concorrenziali, ma non è stato testato, mentre si può dire che il listino per quanto riguarda il resto dell'offerta punti molto verso l'alto, andando a inficiare un po' troppo il rapporto qualità/prezzo.
Caffè Torino - 1903
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Situato sul lato sud di piazza San Carlo, contraltare del Caffè San Carlo, costituisce uno dei più begli esempi di stile eclettico presenti in città.
Ottimo espresso, almeno la maggior parte delle volte, squisita pasticceria mignon, in cui spicca il classico funghetto torinese, alti i prezzi per il servizio al tavolo. Personale sempre piuttosto gentile, anche se con una punta, caratteristica e sopportabile, di altezzosità.
Stratta - 1836
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È una delle più antiche e storiche confetterie e pasticcerie di Torino, ma negli ultimi tempi ha aggiunto anche un (ottimo) servizio di caffetteria, offrendo un buonissimo espresso e ricchi aperitivi che spaziano nelle bevande dai vini al calice alla liquoreria più classica.
Ma il suo punto di forza continua ad averlo nell'infinito assortimento di cioccolatini, praline, dolcetti, bignole, pasticcini che fanno bella mostra di sé nelle eleganti vetrine incorniciate in legno pregiato. Oltre che, naturalmente, in una sincera e piacevole cordialità e gentilezza di tutto il personale.
Complessivamente, insieme a Mulassano, forse il miglior locale storico fra quelli classici.
Caffè Platti - 1870
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Attualmente chiuso e in attesa di riapertura entro l'estate, il locale è uno dei più bei frutti della tecnica architettonica e decorativa di fine '800, nel suo stile eclettico/liberty zeppo di stucchi e dorature.
Negli ultimi tempi la sua offerta era calata abbastanza, soprattutto a causa delle difficoltà economiche, riuscendo comunque a mantenere un buon livello di qualità e servizio soprattutto riguardo la caffetteria e la pasticceria (il locale fa anche da ristorante), espressa grandemente nella sontuosa e ricchissima confetteria adiacente.
Rimandiamo alla prossima riapertura per un maggior approfondimento e una miglior conoscenza della nuova gestione.
Questi sono solo gli 8 più famosi locali storici della città di Torino, quelli che ne hanno maggiormente condiviso la storia, ma il centro e gli immediati dintorni pullulano di simili luoghi carichi di fascino e ricchi di golosità. Per una descrizione di altri storici luoghi come il Ristorante del Cambio, la Pasticceria Venier, il Caffè Roma già Talmone, la Caffetteria degli Angeli, la Caffetteria Dezzutto, la Pasticceria Maggiora, la Confetteria Avvignano, il Caffè Bodoni, le cioccolaterie Gerla, Gertosio, Peyrano e Gobino, le pasticcerie Ghigo e Miretti, e tanti altri posti significativi, si rimanda alle pagine seguenti.