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TORINO | Museo Egizio

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Il museo egizio si prepara ad allargarsi e a rifarsi bello per l'unità d'italia
INVESTITI 50 MILIONI

8 MAGGIO 2007
UFFICIO STAMPA CONSIGLIO COMUNALE
IMMINENTE IL BANDO INTERNAZIONALE PER IL NUOVO MUSEO EGIZIO
Per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, Torino potrà vantare un Museo Egizio più accogliente e con un nuovo allestimento.
Nel corso della seduta odierna della V Commissione Consiliare presieduta da Gavino Olmeo, il Presidente della Fondazione Museo delle antichità egizie di Torino Alain Elkann e la Direttrice Eleni Vassilika hanno annunciato l’imminente pubblicazione del bando internazionale per la ristrutturazione dei locali e la progettazione dei nuovi ambienti.
La superficie museale raddoppierà, grazie all’acquisizione degli spazi in precedenza occupati dalla Galleria Sabauda (che si sposterà a Palazzo Reale) e dall’ex Tipografia Marchisio nei pressi di piazza San Carlo. Il percorso sarà più agevole, i locali saranno climatizzati, l’atrio verrà riscaldato, aumenteranno i servizi igienici (attualmente sono in funzione solo 4 toilette), saranno rinforzati i pavimenti per accogliere nuove vetrine, migliorerà l’illuminazione e verranno creati un punto ristoro e nuove sale per la didattica.
I lavori si sono resi necessari per migliorare l’accesso e la fruibilità dei servizi per i visitatori, in continua crescita: 530.000 nel 2006 (+86% rispetto all’anno precedente), con picchi particolari in occasione delle festività (8761 ingressi il 1° maggio 2007; 6200 ingressi lo scorso Ferragosto, contro i 7000 degli Uffizi di Firenze).
In crescita i turisti stranieri, in particolare gli Americani, che tramite gli eventi olimpici e il nuovo sito web dell’Egizio (17.000 accessi ogni mese, di cui la metà dagli Stati Uniti) hanno conosciuto l’offerta culturale cittadina e hanno incluso Torino nelle quattro città italiane più visitate (dopo Venezia, Roma e Firenze).
Metà dell’importo previsto nel bando (25 milioni) verrà finanziato dalla Compagnia di San Paolo (azionista di maggioranza della Fondazione con il 50% delle quote); il resto sarà ripartito tra Comune (10 milioni), Regione (7 milioni), Crt (5 milioni) e Provincia (3 milioni).
L’Assessore alla cultura Fiorenzo Alfieri, presente in Commissione, ha confermato che il Museo rimarrà sempre aperto durante i lavori.
CITTAGORA'
Il Museo egizio si rinnova per i 150 anni dell'Unità d'Italia
E' imminente l'uscita del bando internazionale per la ristrutturazione e il nuovo allestimento del Museo egizio. L'investimento complessivo sarà di cinquanta milioni di euro, venticinque dei quali messi a disposizione dalla Compagnia di San Paolo, principale azionista della Fondazione del museo. Il Comune di Torino investirà dieci milioni di euro (due già stanziati e uno previsto nel bilancio di quest'anno), la Regione sette, Crt cinque e la Provincia tre.
Le novità dell'intervento sono state illustrate durante la seduta dell'8 maggio della V Commissione consiliare presieduta da Gavino Olmeo. Sono intervenuti l'assessore alla Cultura Fiorenzo Alfieri, il presidente della Fondazione museo delle antichità egizie di Torino Alain Elkann e la direttrice Eleni Vassilika.
La Fondazione, creata nel 2004, ha posto solide basi per il miglioramento dell'offerta museale con la costituzione di un prestigioso Comitato scientifico e ha coinvolto le famiglie torinesi con l'istituzione della figura dei soci sostenitori (gli "Scarabei") e dell'Associazione amici collaboratori del Museo egizio. Il pubblico ha risposto in maniera positiva: nel 2006 gli ingressi sono aumentati dell'86 per cento rispetto all'anno precedente, raggiungendo quota 530.000. Soltanto lo scorso 1° maggio, il museo ha registrato 8.761 presenze.
In crescita i visitatori stranieri, in particolare gli americani, che tramite gli eventi olimpici e il nuovo sito web dell'Egizio (17.000 accessi ogni mese, di cui la metà dagli Stati Uniti) hanno conosciuto l'offerta culturale cittadina e hanno incluso Torino nelle quattro città italiane più visitate (dopo Venezia, Roma e Firenze). Tra i frequentatori sono aumentati anche gli anziani (da 72.000 a 100.000) e i bambini (da 56.000 a 85.000): segno che il museo sta lavorando per rendere più fruibili i propri spazi.
La ristrutturazione dei locali e la progettazione di nuovi ambienti espositivi sono divenuti quindi una necessità per accogliere meglio i visitatori e mostrare i reperti acquisiti. Devono inoltre essere ancora catalogati ventiseimila reperti, duecento dei quali sono ora esposti presso la mostra "Nefer" in corso a Palazzo Cavour.
I lavori verranno terminati entro il 2011, anno in cui ricorre il 150° anniversario dell'Unità d'Italia. Entro tale data, la superficie del museo sarà raddoppiata grazie all'acquisizione degli spazi in precedenza occupati dalla Galleria Sabauda (che si sposterà a Palazzo Reale) e dall'ex Tipografia Marchisio nei pressi di piazza San Carlo. Il percorso diverrà più agevole, i locali saranno climatizzati, l'atrio riscaldato, aumenteranno i servizi igienici (attualmente sono in funzione solo 4 toilette), saranno rinforzati i pavimenti per accogliere nuove vetrine, migliorerà l'illuminazione e verranno creati un punto ristoro e nuove sale per la didattica.
Durante la ristrutturazione il Museo rimarrà sempre aperto.
15 GIUGNO 2007:
LA REPUBBLICA
http://rassegnastampa.comune.torino.it/orazionet/Rassegne/COMUNE TORINO/06/61489542.pdf
ITALIA OGGI
http://rassegnastampa.comune.torino.it/orazionet/Rassegne/COMUNE TORINO/06/61480040.pdf
Finalmente dopo tutto questo tempo sono è uscito finalmente il grande nome (tra tanti) che dovrà cambiare faccia al nostro caro museo egizio: ISOLA

20 OTTOBRE 2007:
ITALIA OGGI
http://rassegnastampa.comune.torino.it/orazionet/Rassegne/COMUNE TORINO/10/67063706.pdf
LA STAMPA
http://rassegnastampa.comune.torino.it/orazionet/Rassegne/COMUNE TORINO/10/67070611.pdf
LA REPUBBLICA
http://rassegnastampa.comune.torino.it/orazionet/Rassegne/COMUNE TORINO/10/67073816.pdf

Aspettando a vedere i progetti e l'inizio dei lavori godiamoci il famoso statuario di ferretti che , anche lui insieme a isola, parteciperà a questo progetto



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ecco altri articoli:
8 MARZO 2007




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spero solo che non abbiano scelto Isola perchè è uno studio torinese...
Felicissimo per Torino!
Questo museo è un punto di riferimento mondiale e con questi investimenti lo sarà ancora di più!
Mi ricordo benissimo le visite fatte, affascinante!
Stupendo il museo Egizio di Torino!!!

mi ricordo che io in prima superiore (era il 29 marzo 2006, me lo ricordo ancora) ci ero andato in gita scolastica.. ma ricordo che tutte le guide ci guardavano un po' storti perchè di solito le scolaresche che vanno a visitarlo sono scolaresche di 4° o 5° elementare.. e in effetti era così, noi di prima superiore eravamo i più grandi!! XD

cmq mi pare che adesso la strada su cui si trova l'abbiano pedonalizzata.. o sbaglio?? se sì da quando? sinceramente nn mi ricordo se quando ci sono andato l'ultima volta ci passavano o no le macchine..
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a torino li è pedonale nn da molto , da quando passava ancora il 18 di li circa 1 emmezzo fa..... comunque..... con il progetto che vogliono fare la qualità di questo museo (gia alto) aumenta.....
io mi ricordo la prima volta che ci sono andato , nel lontano 1995 (avevo solo 6 anni)quando avevano finito di metterlo a posto mi ricordo che mi aveva affascinato molto poi sono ritornato un paio di volte e poi l'ultima volta dopo le olimpiadi con il fantastico statuario che rende 100 volte meglio che quello prima.......
se anche sono di torino nn perdo mai l'occasione (aleno una volta ogni 2 anni di rivedermi i musei della mia città).....
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^^ fai benissimo!
^^ ma nelle gare di questo tipo non esiste un limite oltre il quale un ribasso viene considerato anomalo e perciò indagato a fondo?
Sono molto contento che finalmente si possa ripensare questo museo non solo come un ente scientifico "per scienziati", com'è sempre stato considerato dalla precedente soprintendente. Questo non vuol dire che l'Egizio debba venire snaturato e trasformarsi in una specie di parco di divertimenti per accattivare turisti ignoranti (rischio che invece molto spesso si è realizzato nel resto d'Europa, per esempio a Le-Mont-Saint-Michel, dove in un chiostro si può udire il meccanico gorgheggiare di volatili per mezzo di altoparlanti nascosti in una finta vegetazione, e in una cappella, dopo essere stati abbagliati da un flash, vedere il proprio volto spaventato proiettato sull'abside). E' sufficiente aumentare la superficie espositiva (oggi le sale sono veramente troppo cariche di reperti ammassati), organizzare un percorso di visita strutturato in modo tale da permettere una fruizione più agile, fornire un maggior numero di informazioni con carattere divulgativo per permettere a chiunque di comprendere qualcosa, e e incrementare il numero di spazi e funzioni collaterali che un grande museo moderno deve avere (biglietterie, caffetterie, servizi, guardaroba, bookshop, emeroteche, sale conferenze, ecc.).
Mi spiace solo che anche questa volta si sia persa l'occasione di realizzare un progetto di qualità. Se è vero che il grande nome non basta a garantire la qualità, è pur vero che un gruppo come quello dell'architetto Isozaki offre sicuramente maggiori speranze rispotto a quello del locale Isola, a cui invece non si fa altro che continuare a dar carta bianca.
E' invece giunto il momento di dire basta a questo signore che un tempo, quando lavorava con l'architetto Gabetti ha saputo regalare alla città edifici importanti come la Camera di Commercio e la Bottega di Erasmo, ma che oggi non fa altro che distruggere la città.
Alzi la mano chi è soddisfatto dalle ultime buffonate di Isolarchitetti, concentrate nella zona già abbastanza infelice del Duomo e delle porte palatine, con quell'assurdo bastione, quelle ridicole colonne in mattoni contenenti lampioni avvolte da un'ancora più ridicola corona d'alloro che dovrebbe vagheggiare qualcosa di antico romano, per non parlare poi dell'hotel santo Stefano, in via della Basilica, con quella specie di enorme torre vetrata che fa il verso alla torretta medievale del Pingone.
Mah, staremo a vedere, cmq qui si fa tutto cercando di spendere meno a discapito della qualità, cosa che Aimaro Oreglia d'Isola ha imparato a fare molto bene. Fortuna che il Museo egizio è talmente ricco da godere comunque di un'indiscussa fama internazionale, e continuerà a godere di tale fama anche dopo che il gruppo Isolarchitetti sarà riuscito a rendere provinciale un notevole edificio Guariniano come il Collegio dei Nobili.
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..Alzi la mano chi è soddisfatto dalle ultime buffonate di Isolarchitetti, concentrate nella zona già abbastanza infelice del Duomo e delle porte palatine, con quell'assurdo bastione, quelle ridicole colonne in mattoni contenenti lampioni avvolte da un'ancora più ridicola corona d'alloro che dovrebbe vagheggiare qualcosa di antico romano, per non parlare poi dell'hotel santo Stefano, in via della Basilica, con quella specie di enorme torre vetrata che fa il verso alla torretta medievale del Pingone..
Non conosco bene questo studio ma l'intervento all'hotel santo stefano è di tutto rispetto.
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^^ ma nelle gare di questo tipo non esiste un limite oltre il quale un ribasso viene considerato anomalo e perciò indagato a fondo?
non saprei dirti... anche se a rigor di logica il tuo discorso fila!
Sono molto contento che finalmente si possa ripensare questo museo non solo come un ente scientifico "per scienziati", com'è sempre stato considerato dalla precedente soprintendente. [...] Fortuna che il Museo egizio è talmente ricco da godere comunque di un'indiscussa fama internazionale, e continuerà a godere di tale fama anche dopo che il gruppo Isolarchitetti sarà riuscito a rendere provinciale un notevole edificio Guariniano come il Collegio dei Nobili.
intanto benvenuto;
anch'io ho storto il naso quando ho visto isolarchitetti, più che altro per la paura che lo abbiano scelto perchè di torino. poi dopo aver letto l'intervista a isozaki, mi rode ancora di più.
però il progetto non sì è ancora visto, quindi prima di andarci giù pesante aspetterei un attimino...come mai lo definisci un intervento provinciale? hai qualche info in più in merito?
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isola mi da l'impressione di saperci fare quando si tratta di ristrutturare , riqualificare o inserire un edificio nuovo ma in un contesto già esistente (non sono un addetto ai lavori ma a me l'nh santo stefano , lo zara dell'ex cinema vittoria , la riqualificazione delle porta palatine piacciono)

mentre sono assolutamente orripilanti le "isole" di spina 3
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ommadonna..... isola è lo stesso delle isole di spina 3???


AIUTO!!!!!!!!!!

dei progetti che avete elencato mi piace tantissimo l'hotel santo stefano ed il suo isolato, piu lo scorscio delle porte palatine prssso il ciottolato.

tutto il resto e una cagata pazzesca.. a partire dal bastione e dal parco cintanto con gli alberi di natale!!!!! SCANDALOSO!!!
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Che combinazione, sono stato al museo ieri mattina (visita guidata come parte del corso del prof. Roccati, ordinario di Egittologia a Torino e membro del comitato scientifico del Museo) e l'ho trovato certamente migliorato rispetto alla mia ultima visita (un paio di anni fa)... lo statuario è certamente di effetto anche se Roccati lo ha definito "con illuminazione da night club" :D

Ben fatto anche il bookshop, che però è piccolo, e bella l'entrata nel palazzo. Personalmente la parte che preferisco è quella sotterranea con le mura romane ai fianchi.

Qualcuno sa cosa prevede la ristrutturazione? Esistono bozze dei progetti visibili? Lo statuario verrà mantenuto?
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L’asta al museo Egizio raccoglie 100 mila euro
Un momento dell'asta: sullo sfondo un olio di Manuele Cerutti battuto a 1600 euro

TORINO
Ha raccolto 100 mila euro l’asta benefica «L’arte di amare l’arte», che ieri sera ha messo all’incanto opere donate da cinquanta artisti piemontesi, a vantaggio del restauro di tre maschere funebri del Museo Egizio.

L’evento, promosso dalla Fondazione «Città Italia», presieduta da Alain Elkann, è stato organizzato da Alberto Bolaffi nello statuario del Museo. Ha richiamato bei nomi della pittura, fra i quali Nino Aimone, Francesco Casorati, Colombotto Rosso, Ugo Nespolo, Piero Gilardi, Domenico Pistoletto, Giacomo Soffiantino, Ezio Gribaudo.

L’appuntamento ha riunito collezionisti come Marco ed Enrico Boglione, galleristi quali Alberto Peola, Ermanno Tedeschi, appassionati come Ernesto Ferrero, Alvise Chevallard, il notaio Antonio Marocco, estimatori come Filippo e Cristiana Balbo di Vinadio. Non sono mancati gli esponenti della cultura: Dario Disegni della Compagnia di San Paolo, l’assessore Fiorenzo Alfieri, la direttrice regionale ai Beni culturali Liliana Pittarello.

All’asta si sono iscritti in 52. Alain Elkann ha fatto gli onori di casa e ha sottolineato come sia «una novità assoluta per Torino organizzare un’asta in un museo». Ha ringraziato gli artisti e i convenuti che «fra pochi mesi potranno vedere come sono stati messi a frutto la loro generosità e il loro denaro». La somma raccolta sarà impiegata per risanare tre preziose maschere funebri egizie, che verranno affidate alle cure del Centro di restauro di Venaria.

L’opera più contesa è stata una serigrafia su acciaio di Pistoletto, battuta a 100 mila euro. C’era attesa per un poliuretano di Piero Gilardi. Ma non ha trovato acquirente. Un olio di Nino Aimone è stato battuto 2 mila euro. Una tempera di Alba Albano, stimata mille euro, è andata a 500. Un olio di Sergio Albano, stimato 4 mila euro, è stato aggiudicato a 2 mila. Una stampa di Giorgio Avigdor, valutata 4 mila, è stata contesa fino a 3 mila. Una regata di Romano Campagnoli, presentata a 2 mila euro, ne ha ottenuti 900. Erano felici coloro che sono riusciti ad acquistare Francesco Casorati a 1800 euro e Colombotto Rosso a 2400.
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Qualcuno sa dirmi quanti visitatori ci sono stati al Museo Egizio fino ad Aprile e a che posizione si colloca nei musei italiani.? Grazie
per l'egizio domani niente chiusura del lunedì e giovedì aperto fino alle 23
niente dati sugli afflussi però.
ma e' gia' uscito il dossier musei del TCI relativo ai dati del 2007?
ma e' gia' uscito il dossier musei del TCI relativo ai dati del 2007?
Non ancora.
Comunque, se non ricordo male, dovremmo essere attorno ai 505/510.000.
In leggero calo rispetto al 2006, anno olimpico con un milione di visitatori in più in Città, ma in enorme crescita rispetto al 2005.
Ormai non si può più parlare di solo "effetto olimpico".....;)
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