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Articoli Stampa LocaleMuseo Regionale di Scienze Naturali di Torino
Il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino contiene le collezioni di storia naturale dell'Università di Torino, iniziate a metà Ottocento. Istituito nel 1978 dalla Regione Piemonte a seguito della legge L.R. 37/78, il museo è sito nel centro storico della città nel seicentesco palazzo occupato precedentemente dallo storico Ospedale San Giovanni Battista e della Città di Torino. Oltre alle collezioni dell'Università, il Museo è anche attivo nella costituzione di nuove collezioni biologiche e abiologiche.
Campania Innovazione s.p.a., forte dell'esperienza nello sviluppo progettuale e nella realizzazione di allestimenti museografici e di allestimenti multimediali, produzione di contenuti audiovisivi e applicativi multimediali e relativa manutenzione, si è aggiudicata in partenariato con aziende di rilevanza nazionale ed internazionale, la progettazione e realizzazione del percorso museale, l'allestimento di alcune sezioni del Museo di Scienze Naturali di Torino (lotto 14) e lo sviluppo dei relativi contenuti ed exhibit.
Allestimento Permanente del Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino.
Il nuovo allestimento permanente di prossima realizzazione prenderà vita negli spazi espositivi della crociera al piano terra del cosiddetto "Lotto XIV" del Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino.
Il progetto, opera di un gruppo di esperti internazionali, intende comunicare le conoscenze e le riflessioni più significative maturate nell'ambito delle scienze biologiche e naturali e prefigura l'esposizione stessa quale elemento integrato dell'identità del Museo, capace di restituire ai cittadini la fruizione del patrimonio di reperti conservati nel corso del tempo.
L'allestimento, che si sviluppa su una superficie espositiva di 1500 mq, si articola in sezioni tematiche:
La diversità della natura
Le straordinarie collezioni del Museo escono dai depositi per raccontare la variabilità del mondo vivente e non vivente in una moderna Wunderkammer ispirata alle Seicentesche "Stanze delle Meraviglie".
Selezione, adattamenti, evoluzione
L'incontro con Darwin e con i temi della variabilità, della selezione naturale e degli adattamenti agli ambienti - elementi centrali della teoria dell'evoluzione - attraverso exhibit interattivi e uno spettacolare filmato, introduce le dinamiche che sottendono la diversità della natura e la sua trasformazione nel corso del tempo.
Le origini della diversità
Il modello gigante di DNA, la grande "cellula interattiva", postazioni multimediali e una grande parete di conchiglie marine sono alcuni degli elementi attraverso cui scoprire come le mutazioni e la riproduzione sessuale mescolino di continuo il patrimonio genetico degli organismi viventi.
Un mondo di relazioni. La foresta del Madagascar
La foresta pluviale del Madagascar, tra i biomi biologicamente più ricchi del mondo, è anche esempio delle delicate relazioni tra l'uomo e l'ambiente. La ricostruzione di una porzione di foresta con i suoi abitanti, la ricchezza e lo sfruttamento delle risorse minerarie, la capanna e la vita dell'uomo, lo sviluppo dell'agricoltura aprono una prospettiva dinamica sulla complessità dell'ecosistema forestale e sui problemi legati alla sua conservazione.
Progettazione e realizzazione
A.T.I. Euphon Communication S.p.A. (Capogruppo)
- Euphon Communication S.p.A. - Torino
- Campania Innovazione S.p.A. - Napoli
- Unicity S.p.A. - Roma
- Space S.p.A. - Prato
- Cinecittà Studios S.p.A. - Roma
- Kopa Engineering S.p.A. - Torino
Direzione scientifica generale
Giorgio Celli - Naturalista entomologo, etologo e divulgatore scientifico. Docente presso l'Università degli studi di Bologna
Progetto Architettonico e Museografico
Campania Innovazione S.p.A. - Napoli
Carla Giusti - Coordinamento progetto espositivo
Lorenzo Caruso - Progettista
Giuseppe Orefice - Project manager
Consulenza Museologica
Lorenza Merzagora - Biologa e museologa
Ingresso sotterraneo al Museo scienze naturali
Proprio come al Louvre, anche se cono dimensioni più ridotte, anche al Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino si entrerà dal sottosuolo. Con un ingresso ipogeo dal piazzale Valdo Fusi, di fronte al palazzo, sarà consentito accedere dai sotterranei. Quei locali, attualmente inutilizzati, saranno trasformati in un luogo piacevole dal quale potrà iniziare la visita al museo. A questo scopo sarà realizzato un sottopasso con ingresso sul piazzale Valdo Fusi che consentirà di evitare l’attraversamento di via Accademia Albertina. La delibera proposta dall’assessore Maria Grazia Sestero concede per 99 anni alla Regione i diritti sul suolo di una parte di piazzale e del sottosuolo tra le vie Giolitti e Cavour, il Comune incamererà la cifra di 20.000 euro, mentre il costo dell’opera, interamente a carico della Regione Piemonte, ammonterà a 600.000 euro. Per realizzare ingresso e sottopasso sarà necessario apportare modifiche ad alcune parti del parcheggio sotterraneo del piazzale Fusi che però, si assicura in delibera “non comporteranno riduzioni dell’utilizzo dello stesso”. Parere positivo è stato espresso dalla Circoscrizione 1, mentre la Direzione Regionale per i Beni Culturali e paesaggistici, in attesa di esaminare il progetto definitivo, si è detta “in linea di massima favorevole”.
www.zipnews.it
Le scienze in piazzale Fusi
Chissà che non ci riescano i bambini a risollevare l'immagine della tanto contestata piazza Valdo Fusi. L’anfiteatro più discusso della città potrebbe diventare una dépendance del Museo Regionale di Scienze Naturali di via Giolitti. Uno spazio di gioco, dedicato ai più piccoli e alle scuole.
E’ questa l’intenzione della Regione, creare un ampliamento del museo sul piazzale, in piena armonia con la scelta di spostare in via Accademia l’accesso alla struttura. Sono già partiti i confronti con il Comune, per valutare grandezza e collocazione dell’area designata. D’altra parte, durante le scorse festività natalizie, la tras f o r m a z i o n e dello slargo Valdo Fusi nella «piazza dei bambini», è stata molto apprezzata dalle famiglie. L’idea è ora di rendere quest’esperienza permanente, e legarla alla progettazione didattica ed espositiva realizzata dal Museo.
Ancora non si conosce quale sarà l’allestimento. Certo è che il museo si presenterà rinnovato, a partire da un nuovo accesso, più accogliente e in grado di ospitare iniziative en plein air. Nelle mire dell’ente regionale c’è il proposito di sfruttare gli spazi già dall’estate. In concomitanza con una ristrutturazione importante e l’apertura di tre nuove maniche del Museo; circa 1500 metri quadri in più, per esibire centinaia di pezzi di una collezione di migliaia di reperti, tra animali, piante e minerali.
Parola d’ordine «crescere». Come sta accadendo anche ai numeri dei visitatori della struttura: «Nel 2011 spiega l’assessore alla Cultura Michele Coppola - abbiamo registrato un incremento di circa 30 mila persone, raggiungendo quota 190 mila presenze». Un risultato a cui ha contribuito senz’altro la grande varietà delle mostre e degli eventi ospitati. Da quella attuale, sul genio della tecnologia Steve Jobs (organizzata in collaborazione con BasicNet), all’esposizione K011, agli Mtv Days, per citarne una minima parte. Per sfruttare l’onda del successo, l’assessore ha deciso di trasformare l’offerta culturale in un’opportunità al servizio dei musei del Piemonte e della città, piccoli e grandi: «Scriverò a tutti gli enti, per annunciare che siamo disponibili a far circuitare a costo zero le esposizioni ospitate qui, che ora sono nei magazzini». Un modo per ottimizzare, in tempidi razionalizzazioni francescane.
Intanto, però, si va avanti con i lavori. «Entro giugno completeremo l’allestimento di parte del piano rialzato della crociera centrale e di quello di via san Massimo, secondo il progetto del grande Giorgio Celli, scomparso lo scorso anno», spiega il direttore Ermanno De Biaggi. Non è tutto. «Presto partirà anche la progettazione di un nuovo centro didattico, nella zona che dà su via Accademia Albertina. La volontà è di ospitare qui gli oltre 80 mila ragazzi che ogni anno ci visitano», continua il direttore. Su questo stesso lato si aprirà l’ingresso, che sarà un sottopasso dallo slargo Valdo Fusi. Si entrerà dunque nel Museo dalla piazza, che diventerà luogo di raccolta e di anticipazione delle mostre.
www.lastampa.it/torino
Il tempio della Terra al Museo di Scienze
maurizio lupo
torino
Un colpo di teatro virtuale farà fiorire la foresta pluviale del Madagascar nel Museo regionale di Scienze Naturali. Sarà uno dei meravigliosi scenari scientifici del «Tempio del pianeta», ideato dal noto naturalista e divulgatore Giorgio Celli. Su 1500 metri quadri dell’antico ex ospedale San Giovanni riunirà e racconterà in via Giolitti 32 la magnificenza e la varietà dei milioni di specie che compongono la biodiversità della Terra.
Il grande pubblico scoprirà come la natura è nata e si è diversificata in milioni di anni, lungo un nuovo percorso museale permanente, frutto di studi avviati nel 2006. La sua progettazione è curata dal gruppo «A.t.i.Euphon, Communication spa». Realizzerà un allestimento diretto da Celli, su progetto architettonico e museografico di Carla Giusti, affiancata da Lorenza Merzagora. Le opere prenderanno avvio il 2 maggio e saranno inaugurate il 15 marzo 2012. Costeranno 5,4 milioni di euro, finanziati per 4,3 milioni dai fondi europei e per il rimanente dalla Regione.
Il Museo, diretto da Ermanno De Biaggi, aggiungerà ai suoi percorsi un ulteriore allestimento ,articolato in quattro sezioni tematiche. Spiegheranno la diversità della natura, la selezione, gli adattamenti e l’evoluzione delle specie, fino a confluire in uno scenario finale: la foresta del Madagascar. Riprodotta da Piero Gilardi, sarà eletta quale teatro dove spiegare le delicate relazioni che legano l’umanità e l’ambiente nella quale si esprime. «Proponiamo - spiega Celli - una sorta di tempio del pianeta, che ripercorre il percorso della vita sulla Terra. Lo racconteremo con un linguaggio accessibile a tutti. Privilegerà le immagini, la spettacolarità, per dare stimoli forti, per suscitare entusiasmi che inducano il pubblico e soprattutto i ragazzi ad approfondire i temi che avranno incontrato».
Celli ha concepito «un’integrazione intima fra passato e futuro». Utilizza i diorami storici e gli animali impagliati cari all’antica museografia e li fa interagire con il pubblico, tramite video e simulazioni virtuali. All’ingresso del Museo, nella crociera dell’ex ospedale, il visitatore sarà accolto da una grande «Camera delle meraviglie naturali». Qui rocce, minerali, vegetali dalle forme artistiche, uniti a spettacolari esemplari del mondo animale, tramite postazioni multimediali, racconteranno la complessità della natura, con particolare attenzione al territorio del Piemonte. Quindi si farà un incontro con Charles Darwin, padre della teoria dell’evoluzione, per scoprire come la natura si è specializzata dalla notte dei tempi, dalla savana ai ghiacci polari.
Le origini della diversità verranno quindi narrate con la scoperta del Dna, la «grande cellula interattiva» della vita. Postazioni multimediali riprodurranno quella variabilità su cui agiscono i meccanismi della selezione naturale. Fino a raggiungere uno dei luoghi dove la biodiversità più si è espressa, nella foresta del Madagascar, scelta quale grande laboratorio dell’evoluzione.
etNuovo allestimento Museo Scienze Torino
'Lo spettacolo della natura' ideato da Giorgio Gelli, scomparso
07 marzo, 15:49
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Nuovo allestimento Museo Scienze Torino (ANSA) - TORINO, 7 MAR - Apre domani al Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, dopo 2 anni di lavori, il Nuovo Allestimento Permanente 'Lo spettacolo della natura. Storie di scienza e mondi da conservare', ideato da Giorgio Celli, morto nel 2011, interattivo e multimediale, sviluppato su 2.000 mq. Un viaggio alla scoperta delle tante specie naturali che popolano la Terra diviso in 4 nuove sezioni: La diversita' della natura; Selezione, adattamenti, evoluzione; il DNA; La foresta del Madagascar''.
http://www.ansa.it/web/notizie/regi...llestimento-Museo-Scienze-Torino_8361428.html
che caso...:bash::bash:Dopo l’esplosione di una bombola dell’impianto antincendio, il 3 agosto, al museo di via Giolitti ancora nessun intervento è stato fatto. Il via ai lavori dovrebbe partire dal Patrimonio, che ha la responsabilità della sicurezza della struttura, ma i tempi, tra l’inchiesta della magistratura e rinvii vari si sono dilatati. Per sbloccare una situazione che tra elezioni regionali e insediamento della nuova giunta rischierebbe di arenarsi, Coppola ha deciso di provare a sollecitare gli uffici tecnici, mozzati pure del direttore
http://torino.repubblica.it/cronaca..._di_scienze_nel_2016_la_riapertura-104495468/I lavori al Museo di Scienze Naturali sono partiti. Dopo un impasse durato mesi, il cantiere per curare i danni creati alla struttura con l'esplosione del 3 agosto 2013 è aperto. Ci vorrà circa un anno e mezzo perché l'edificio barocco di Castellamonte torni a essere frequentato dai visitatori. Lo ha annunciato ieri durante la commissione regionale cultura l'assessore Antonella Parigi, che negli ultimi tempi ha impresso un'accelerata anche se gli aspetti gestionali del Museo sono di competenza del settore Patrimonio. "Mancava solo il via, i soldi per questo intervento erano già stati accantonati, utilizzando i fondi strutturali europei, i fondi Fesr che devono essere spesi entro la fine del 2015". Un milione e mezzo, due milioni come tetto massimo: è questo il preventivo di piazza Castello, una cifra complessiva che include anche la revisione degli impianti.
Di che progetto parli?Il progetto di ingresso da piazzale valdo fusi è invece affossato dall'apertura del locale open baladin vero?
Volevano costruire un enorme pterodattilo di cristallo che immettesse direttamente dalla piazza al primo piano del museo. Un progetto un tantino esagerato, considerando che non hanno avuto le risorse per sistemare i danni tutto sommato contenuti causati dall'esplosione di una bombola del gas.Di che progetto parli?