Salone del Gusto 2010
Il Salone del Gusto giunge alla sua ottava edizione, consacra in maniera compiuta la propria vocazione internazionale e si afferma come un momento centrale nel calendario di chiunque al mondo abbia a cuore il cibo. Insieme a Terra Madre, con la quale costituisce ormai due parti inscindibili e interconnesse che dialogano fittamente tra di loro, il Salone del Gusto è forse l’unico luogo al mondo dove contadini e artigiani, il mondo della cultura accademica e i cuochi, grandi cultori dell’enogastronomia e “semplici” neofiti si possono incontrare, dando vita a scambi e amicizie.
È il luogo dove si realizza una fitta rete di relazioni nel nome di un cibo sostenibile, che sappia ancora trasmettere gioia, e a cui sia restituito il suo pieno valore. Il Salone del Gusto è quindi un evento educativo, perché permette di imparare, conoscere, confrontare e informarsi, ma tutto questo si realizza nel nome di un diritto al piacere molto responsabile e pienamente condiviso. È soprattutto una festa, fatta per conoscere ciò che mangiamo e celebrare l’umanità che è coinvolta nella sua produzione.
Regione Piemonte, Città di Torino e Slow Food vi danno il benvenuto al Salone del Gusto 2010!
La Fiera dei record punta a quota 200 mila - Nei primi due giorni 65mila visitatori
Più 10% di visitatori, il primato è vicino. Boom di biglietti sul web
EMANUELA MINUCCI - LA STAMPA - TORINO
Cinquecento euro l’ora. Tanto può rendere - e vendendo mortadelle mignon, mica tartufi - uno stand del Salone del Gusto. Mai assaltato come in questa edizione, sacrificata sulla carta (meno fondi e sponsor con il portafogli tirato), ma esplosiva al botteghino. Ieri i vertici di Slow Food osservavano compiaciuti la ressa del venerdì pomeriggio: «Se oggi è così, figuriamoci nel weekend, prepariamoci a sfondare quota 200 mila».
Cifre alla mano, più che di un auspicio si tratta di un (fondato) exit-poll: nei primi due giorni sono arrivati al Lingotto 65 mila visitatori, contro i 60 mila del 2008, e le vendite on line dei biglietti e degli eventi sono addirittura decuplicati.