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visto che era stato creato un thread per il salone del mobile di milano, eccone uno per un evento altrettanto importante.
raccogliamo qui le impressioni di chi ci è stato e le ultime notizie
intanto ecco il tema che guiderà il salone di quest'anno:
raccogliamo qui le impressioni di chi ci è stato e le ultime notizie
DOSSIER FIERA 2008
intanto ecco il tema che guiderà il salone di quest'anno:
Voglia di bellezza
La Stampa - 08/05/08
Anarchici e gli autonomi dei centri sociali. Sono loro che turbano i sonni dei responsabili della sicurezza, lassù nello stato maggiore della questura. Non solo per l’inaugurazione di oggi e per il corteo di sabato, l’evento più a rischio, ma anche per il timore di incursioni interne alla Fiera, durante i convegni, gli happening o contro gli stand. Ci saranno più filtri del passato, all’ingresso, più videocamere, più agenti. Ma niente metal detector. Molti li avrebbero voluti, agli ingressi. Per evitare code e disagi interminabili. Sospiri di sollievo rinviati alla fine, con gli stand smontati e i libri superstiti già nelle casse. Ernesto Ferrero, il direttore, non vuole affatto che su Librolandia volteggino ancora i corvi, che si agitino i profeti di sventure: «Non siamo né a Kabul, né a Baghdad ma a Torino, dove la situazione è assolutamente tranquilla e permetterà lo svolgimento di una Fiera bellissima, e non solo per il tema, che è la bellezza, ma per la bellezza degli stand, curati dagli editori come mai prima».
Poi: «Questa è davvero una Fiera molto bella, pensata per accontentare 300 mila persone e non i meno di 300 che stanno cercando di rovinarla e snaturarla». Orgoglioso, Ferrero. Elenca, in ordine sparso, novità e conferme. Primo fra tutti, lo spazio di Bookstock per i ragazzi fino a 18 anni, che saranno i «lettori di domani». Poi gli stand piccoli e grandi. Le più importanti case editrici, Mondadori e Rizzoli, al fianco degli specialisti. E lo stand di Israele, dominato dai toni azzurri e bianchi. A fianco - guarda caso - a quello della polizia di Stato.
Ma basta legare la storia della fiera 2008 all’odio e ai veleni anti israeliani. Sarà un percorso molto personale, ognuno potrà costruirsi una visita diversa. Due ore - il tempo minimo - possono bastare solo ai più frettolosi. Giusto un blitz tra gli scaffali. Se vuoi appena entrare nel vivo, e magari trovarti faccia a faccia con Tinto Brass, ci vuole più calma. Lui fa da mentore alla scrittrice Francesca Ferrando, con il suo nuovo libro «Belle anime porche» (ore 19, Caffè Pedrocchi), affascinante ricostruzione dell’antico locale. Un giorno intero può non bastare. Perché la filosofia, qui, dovrà essere quella di slow book. C’è da guardare i titoli, sfiorare le copertine, sentire le pagine incise dai caratteri. Sarà una lotta contro il tempo, con te stesso, con le nostre abitudini, tipo la spesa settimanale. Anche per i libri. Bisogna riflettere. Pensare.
Il Book Design Space, progetto di Biella Intraprendere per Torino World Design Capital 2008: brividi forti per chi ama la bellezza. Martí Guixè, designer, artista, progettista catalano, ha creato una struttura destinata ai prototipi, ai libri, ai grandi del design mondiale. Realizzato con il contributo di Alfa Romeo, il Book sarà la casa di chi si ostina a sognare ancora. Il Bookdesign Shop raccoglie i titoli di prestigio del settore; il Bookdesign Lab, spazio del confronto e della riflessione che ospita workshop, presentazioni, seminari, convegni dedicati a design, architettura, grafica, immagine. Libri e gastronomia: ogni sera (da oggi a domenica), alle 18,30 aperitivo speciale Book Design Space, a base di sushi e vini bianchi, offerto dal japanese & sushi bar Kiki e dal city magazine B Cool.
Parlare di tutto ciò che si può fare, ascoltare, acquistare e vedere, impossibile. Ci vorrebbe un libro. Ma «Libri Antichi & Rari», riservata a librai antiquari, bibliofili e studiosi delle rarità editoriali, rinchiuso com’è in uno spazio rosso-aragosta, non si può perdere, per nulla al mondo. Volumi ed opere introvabili, incunaboli, legature e rarità editoriali, raccolti in una serie di spazi in rapida sequenza, antichi-moderni. E dopo, via «Gusti Antichi & Rari», per discutere, trattare pezzi antichi e di valore. Osteria e ristorante, con i prodotti del Paniere della Provincia di Torino, più le specialità della Antica Grapperia Bosso.
Padiglione dopo padiglione - alla fine - resta poco o nulla dei clamori provocati dal boycott Israel, da polemiche e timori, tutt’altro che sopiti. Il tema della sicurezza, quest’anno, non si riesce a dimenticare. Ci saranno molti agenti in borghese, all’interno. Saranno gli angeli dei custodi dei momenti più a rischio, quando ci saranno i convegni dal taglio più politico, cioè quelli dedicato alla situazione in medio oriente, al dramma eterno dei due popoli divisi.
Ancora in viaggio tra gli stand. Ecco Slow food. Indirizzo, padiglione 2 spazio F101 (a proposito: prima di avventurarsi nel labirinto, studiare bene, prima, la mappa e la guida degli appuntamenti: il rischio di perdersi, almeno all’inizio, c’è) e qui, i protagonisti, sono i bambini. Tema: «Per mangiarti meglio». I guru di Slow food così ci ammoniscono: «Le giovani generazioni rischiano di perdere, insieme ai legami con il territorio e al rapporto con le stagioni, il senso stesso dell’atto del nutrirsi, se perfino gli adulti devono fare i conti con un notevole impoverimento della sfera sensoriale e con una profonda regressione della capacità di usare tatto, gusto, odorato». Sintesi: «Addestrare nuovamente i sensi, riacutizzare la percezione». Dimmi niente.