Tornando dall' aeroporto Torino mi riserva un altro colpo basso.
Via Cuneo, e precisamente il tratto fra corso Vercelli e via Damiano, è irriconoscibile. Un pezzo della STORIA della città è scomparso. Il lato nord delle fabbriche è stato distrutto, mentre il lato sud resiste. Resiste anche il fabbricato su corso Vigevano. Frammenti del passato restano su come reliquie, secondo un disegno oscuro ed imprevedibile.
E dire che quel tratto di via Cuneo era così affascinate, anche se ultimamento un po' pericoloso. Certo mi fa più paura immaginare cosa vi costruiranno.
Via Cuneo è inserita anche in "
The Inspirational Room", lista di luoghi suggestivi di tutta Europa realizzata da Bombay Sapphire.
Eccone la descrizione e l' ottimistico auspicio sul suo futuro (
link):
Una breve passeggiata lungo corso Vercelli, da piazza Crispi verso il centro, offre scenari atipici, posti uno di fianco all’altro nel tempo con una sorta di casualità urbanistica, il cui contrasto è reso ancora più evidente dalla varietà etnica che abita Borgo Aurora: cinesi, marocchini, nigeriani, arabi, rumeni, italiani. In questo contesto si trova l’affascinante via Cuneo, prima traversa del corso dopo l’enorme isolato occupato dalla Iveco (soprannominato “il Lingottino” per la somiglianza con la celebre fabbrica Fiat). Nonostante l’aspetto trasandato e l’infelice posizione tra due edifici industriali, la via gode di un’inaspettata bellezza grazie a un filare di tigli che corre lungo tutto il marciapiede destro. Un piccolo tesoro nascosto alla vista e al cammino dei più, via Cuneo vive in bilico tra decadenza post-industriale e recupero urban-chic. Se la voglia di rinascita avrà la meglio, tra una decina d’anni sotto questi alberi sarà pieno di eleganti dehors.
Txt Luca Ballarini, img Barbara Villanova
La Voglia di Rinascita ha avuto la peggio...