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Meno male che non siamo Napoli sparita !Elisa Gribaudi Rossi le bouchiniste
scusa non ho resistito
Meno male che non siamo Napoli sparita !Elisa Gribaudi Rossi le bouchiniste
Come cantava Claudio Villa: "Binario, triste e solitario" e anche inutilizzato...Vecchio collegamento ferroviario non più utilizzato tra stabilimento Iveco e ferrovia To-Mi
la carta maggi del 1861 non indica la chiesa ma indica solamente il borgoBuongiorno.
Dal saggio l’Industria nell’Oltrepo torinese, di Claudio Daprà, si apprende che nell’attuale via Martiri della Libertà si trovava l’Industria Italiana dello Zinco, localizzata nell’ex chiesa dei Santi Bino ed Evasio e nei rustici annessi. Lo stabilimento inglobava l’antica chiesa; parte di essa andò perduta con lo sventramento di inizio Novecento per l’apertura di via Segurana; ma in un cortile interno, nonostante il degrado e innumerevoli notevoli modifiche, al momento della scrittura, rimaneva riconoscibile la chiesa cinquecentesca, e soprattutto la facciata barocca aggiunta nel 1579 dal conte Giovannino Bruco. L’attività produttiva chimica cessò solo nel 1970.
Di tutto ciò, in via Martiri della Libertà angolo via Segurana, nelle planimetrie aeree di Google Maps non vi è traccia.
Ora, la stesura del saggio è avvenuta a cavallo tra gli anni Settanta ed Ottanta e mi chiedo davvero se, negli anni successivi, rimanenze di una tale importanza storica ed architettonica siano state abbattute senza batter ciglio per far posto ad un anonimo condominio; oppure se l’autore sia incorso in una svista indicando le coordinate odierne della chiesa dello stabilimento.
Ne avevo parlato tempo fa, postando una stampa: Ss. Bino ed Evasio era una chiesa cimiteriale, infatti vi era annesso l'antico Cimitero di Borgo Po, scomparso già a metà '800.la carta maggi del 1861 non indica la chiesa ma indica solamente il borgo
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Stranamente mio padre, che dalla nascita nel 1906 fino a metà anni '20 aveva abitato in via Luigi Ornato, non ha mai parlato di quella fabbrica, che aveva praticamente davanti casa...la casa che fa angolo tra via segurana e via martiri, oggi sede del dustmuseum e dello studio livio, era la palazzina uffici e abitazione del proprietario della fabbrica di bianco di zinco venne fatta costruire da demetrio Gualco, così si chiamava, nel 1889. l'azienda a quanto ne so si chiamava Angelo Gualco & Figli
la casa che fa angolo tra via segurana e via martiri, oggi sede del dustmuseum e dello studio livio, era la palazzina uffici e abitazione del proprietario della fabbrica di bianco di zinco venne fatta costruire da demetrio Gualco, così si chiamava, nel 1889. l'azienda a quanto ne so si chiamava Angelo Gualco & Figli
Via Ornato 4 era esattamente dove abitava mio padre da piccolo e da giovane, coi suoi! Gestivano un'osteria con rivendita commestibili.Anzi, secondo alcuni il suo ingresso era esattamente in via Ornato 4..."
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