Dunque,
definire i SS. Bino ed Evasio una chiesa cimiteriale non è propriamente corretto: per secoli è stata la parrocchiale di borgo Po. Con il passaggio della funzione alla chiesa dei SS. Marco e Leonardo, di la dal ponte, inizia il declino, che si conclude con la costruzione della Gran Madre. Nel 1833 viene sconsacrata ed abbandonata, ma non necessariamente demolita. Il cimitero, utilizzato dall'Ospedale di Carità di via Po è stato istituito un centinaio di anni prima, ma con l'apertura di quello generale di c.so Novara viene abbandonato anch'esso.
Nè Ternavasio, nè Daprà, nè altri, come di consueto, citano le fonti e quindi non è possibile controllare e contestualizzare le loro affermazioni. Daprà scrive in tempi relativamente recenti, probabilmente si tratta di una tesi di laurea, e ciò mi ha fatto supporre che abbia potuto osservare di persona quanto descrive, ma non è detto. Resta il fatto che un tempo la riconversione di edifici civili e religiosi dismessi ad uso era pratica comune e quindi è credibile che parti della chiesa siano rimaste anche dopo la "demolizione".
Molto utile è localizzazione precisa della Bianco Zinco. Osservando sulle planimetrie aeree l'edificio perpendicolare a quello principale qualche dubbio sulla sussistenza di tracce della chiesa rimane. Sarebbe utile ricostruire le vicende alla luce dei passaggi di proprietà dell'edificio a partire dai dalla mappa catastale del Gatti, ma in ogni caso, nei cupi tempi di lockdown, l'accesso agli Archivi è problematico...
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