L'esposizione, che ricordo personalmente molto bene, era avvenuta nel giugno 1968, nell'ambito del Salone Internazionale dell'Aeronautica e dello spazio, rassegna tenutasi dal 1964 al 1971 a Torino Esposizioni.
Come si vede dalle foto, il razzo era stato posizionato nel viale Boiardo, tra la "rotonda" di To Esposizioni, il roseto e il giardino roccioso.
Il trasporto ed esposizione dell'ingombrante missile al Salone pare fosse stato voluto personalmente dal premier Breznev, preoccupato per i progressi spaziali della rivale USA, che, partita in ritardo col programma spaziale, aveva presto recuperato il tempo perso, sorpassando i sovietici ed avviandosi trionfalmente alla conquista della Luna, avvenuta l'anno successivo, grazie soprattutto alla tecnologia elettronica e informatica, rivelatasi essenziale per le delicate operazioni di allunaggio e ripartenza verso la Terra, tecnologia di cui gli americani avevano indiscusso monopolio. Breznev voleva appunto rinverdire il ricordo delle esplorazioni spaziali sovietiche, di cui l'URSS aveva comunque il primato.
L'esposizione fu accompagnata da una propaganda delle opere e manufatti sovietici; in particolare, vi fu la vendita a prezzi d'occasione in molti negozi di ottica di fotocamere e binocoli di produzione sovietica (un binocolo, acquistato per l'occasione, è ancora in mio possesso); insomma, una "vetrina" dell'URSS in un paese occidentale.