Le linee di sviluppo Edilizio dell'Università degli Studi di Torino
L'Università degli Studi di Torino è uno dei più antichi atenei italiani, avendo recentemente festeggiato il suo 600° anno di attività. In un arco di tempo così lungo la società si è trasformata notevolmente e con essa l'ambiente al suo interno. Nell'ambito universitario italiano sono poi intervenute ripetute modificazioni normative, che hanno superato il sistema precedente, creando l'attuale nuovo quadro di esigenze, con la notevole diversificazione dell'offerta didattica, i due livelli di laurea, i dottorati, le scuole di specializzazione e i master. La conseguenza di questo sull'organizzazione di un moderno Ateneo è notevole e coinvolge ogni suo aspetto, dalla didattica alla ricerca, dall'amministrazione alla logistica. A seguito di queste premesse l'attività edilizia al servizio del sistema universitario ha cambiato abito, privilegiando maggiormente logiche di flessibilità e gestione efficiente, al posto di rappresentatività e staticità.
L'Università degli Studi di Torino ha utilizzato in passato, per le sue attività, immobili messi a disposizione da altri Enti Pubblici. Il Demanio statale, la Provincia di Torino e la Città di Torino hanno fornito il nucleo più importante delle sedi universitarie, a partire dal Rettorato, per arrivare all'asse di Via Giuria, al complesso iniziale di Grugliasco, a Palazzo Campana, tanto per citare qualche immobile significativo. Solo più recentemente l’Ateneo ha iniziato a realizzare opere di proprietà: Palazzo Nuovo e Piero della Francesca ne sono due esempi.
Alla fine degli anni novanta è stato approvato un Piano edilizio decennale, che riassume diverse elaborazioni sviluppate dalle istanze culturali provenienti dall'interno dell'Ateneo e dal territorio. Da questo documento si è lavorato, in parte per un’attuazione immediata, in parte per una pianificazione e sviluppo, non tralasciando la sua continua verifica e messa a punto.
Una vigorosa accelerazione si è avviata nell'ultimo periodo, anche e sopratutto per consolidare la cornice di riferimento di tutte le azioni in campo edilizio in modo da finalizzarle ad un disegno generale che che va aumentando. La razionalizzazione delle sedi e degli impieghi, la ricerca della massima utilizzabilità, sicurezza, flessibilità e corretta risposta ai bisogni degli studenti, dei docenti e del personale, guidano l'assunzione di decisioni ed i conseguenti scenari.
L'avvenimento di maggiore prestigio ed importanza è l'avvio dei lavori di costruzioni del nuovo complesso delle Facoltà di Giurisprudenza e di Scienze Politiche, presso l'area Ex-Italgas. Questa realizzazione vede l'Università come titolare di una delle trasformazioni urbanistiche più importanti dell'intera area metropolitana torinese, con la realizzazione dell'edificio pubblico dalle dimensioni più rilevanti in prossimità del centro della città. Oltre all'orgoglio di una simile opera con essa l'Ateneo pone un ulteriore e decisivo tassello al "Campus Urbano", un insieme di edifici Universitari che vedono Via Verdi quale asse portante.
Il nuovo edificio consentirà di decongestionare Palazzo Nuovo, che sarà oggetto di lavori finalizzati alla sicurezza,alla certificazione energetica e alla seguente ridefinizione organizzativa.
Accanto ad esso e alle Biblioteche ospitate nelle Vetrerie Berruto l'area del Piazzale Aldo Moro sarà interessata da un importante intervento: sopra una piastra interrata pluripiano a parcheggi sarà realizzato un edificio che ospiterà servizi universitari riproponendo il profilo edilizio che esisteva nel recente passato.
Prossimo a questo Polo è il Palazzo degli Stemmi.
I lavori di ristrutturazione del Palazzo sono stati ultimati per la parte uffici, mentre sono in corso quelli relativi alla residenza universitaria che avranno termine nel 2009.
Il Palazzo del Rettorato, sede aulica e prestigiosa, si è arricchito del nuovissimo Archivio Storico e vedrà avviarsi nuovi lavori finalizzati alla sicurezza e funzionalizzazione di parti oggi sotto utilizzate.
Al suo fianco sorge la Cavallerizza Reale, destinata ad accogliere la nuova Aula Magna dell'Ateneo.
Sempre nell'ambito del Campus Urbano, oggetto di rilevanti interventi sono: l'Accademia di Medicina in Via Po 18, Palazzo Campana, l'ex Caserma Podgora e la Biblioteca di Scienze Letterarie di Via Bava 31.
Parte fondamentale del Piano Edilizio è la realizzazione del nuovo Polo Scientifico a Grugliasco, composto dalle due facoltà di Scienze MFN e Farmacia, le quali si affiancheranno ad Agraria e Medicina Veterinaria, da tempo insediate. Nella razionalizzazione del sistema universitario al centro della città di Torino, la realizzazione del nuovo Polo scientifico è parte fondamentale, determinando la ridefinizione di funzioni di fabbricati che potranno essere riutilizzati o ceduti.
Nel campo medico, sono in corso e in via di ultimazione alcune importanti realizzazioni.
La nuova Scuola di Biotecnologie, in Via Nizza, accoglie didattica, ricerca e prima applicazione industriale, tramite un incubatore di imprese, rappresentando quindi un’assoluta novità nel campo della più avanzata organizzazione universitaria. L'edificio imponente e funzionale, ha ricevuto diversi riconoscimenti in campo architettonico ed è il primo e significativo esempio per l'Ateneo di applicazione del Project financing, strumento attuativo di ispirazione anglosassone.
Nel comprensorio dell'Ospedale Molinette è in corso l'ampliamento di un fabbricato esistente, destinato ad accogliere il Centro oncologico ed Ematologico Subalpino, il COES.
Sempre nello stesso comprensorio, diversi interventi hanno restituito nuova funzionalità e sicurezza ad edifici importanti, quali tra gli altri, la palazzina di Anatomia patologica.
L'inaugurazione della Dental School, ovvero il Centro di Eccellenza per la ricerca, la formazione ed il sostegno dell'attività economica e di servizio nel settore dentario e facciale, presso il comprensorio del Lingotto, pone questa nuova struttura tra le cliniche di maggiore importanza nel suo settore a livello mondiale.
Presso l'Ospedale S.Luigi di Orbassano è stato ultimato il nuovo ed avveniristico blocco per le aule a supporto della seconda facoltà di Medicina. Altre sono in fase di avvio.
Tutti gli interventi in questo ambito rientrano nell'attività di pianificazione della realizzazione di un nuovo organismo sanitario "la cittadella della Salute e della Scienza", che vede impegnati diversi interlocutori a livello metropolitano.
La cittadella, unita alla preliminare ristrutturazione dell'Ospedale Molinette, porteranno alla razionalizzazione del sistema sanitario e didattico grazie anche al coinvolgimento essenziale dell'Università.
Altro progetto importante del piano edilizio è il Polo dell'ex Manifattura Tabacchi, in Corso Regio Parco.
Esso si sta sviluppando a livello di studio di fattibilità urbanistica, ma, data la complessità delle preesistenze e del territorio circostante, è inserito in uno studio di area vasta, sotto la regia comunale, che vede, oltre alla Manifattura Tabacchi, la valorizzazione dello scalo ferroviario Vanchiglia e la linea 2 della Metropolitana. Tale studio di fattibilità è attualmente in fase di elaborazione con il contributo di competenza e progettuale dell'Ateneo.
Un programma di vasto respiro è quello della ristrutturazione dell'edificio IRVE (ex Istituto di Riposo per la Vecchiaia) in Corso Unione Sovietica, con l'importantissimo apporto patrimoniale da parte della città di Torino. L’obiettivo è la realizzazione di un vero campus economico gestionale della facoltà di Economia e di tutti i Dipartimenti ad essa collegati, in una zona a grande dotazione di servizi sportivi e residenziali.
Esso prevede la realizzazione delle grandi aule nell'interrato del cortile, ma pure la ristrutturazione della Chiesa e dei vari ambienti che saranno consegnati all'Ateneo dalla Città, per accogliere in una sede unitaria e funzionale tutte le strutture della Facoltà ora sparse sul territorio.
Oltre a ciò, per accogliere le richieste di comunità locali estremamente sensibili all'apporto dell'Università nello sviluppo, vi è la pianificazione e costruzione di due importanti sedi decentrate: Cuneo e Savigliano. Per meglio supportare l'attività di queste sedi, sono pure stati avviati due distinti programmi di realizzazione edilizia, i cui cantieri sono in avanzato stadio di lavorazione.
Naturalmente, alle progettazioni e realizzazioni sopra ricordate si affianca il continuo impegno di mantenimento e miglioramento del patrimonio esistente nelle sue 119 strutture, che impegna una squadra di professionisti della Pubblica Amministrazione dedicati a progettare e governare i vari processi.