Capitale del design
La nuova Olimpiade
della città che sogna
La nuova Olimpiade della città che sogna
TORINO Cercasi sponsor privati in vista del 2008, l’anno che incoronerà Torino «Capitale mondiale del Design»: la «nomination» più importante dopo le Olimpiadi.
L’appello è stato lanciato da Chiamparino durante la conferenza stampa alla Fondazione Sandretto per presentare il Comitato scientifico incaricato di definire le coordinate dell’evento, che coinvolgerà i principali distretti industriali piemontesi. Quattro i «big» in cattedra: Gillo Dorfles, uno dei numi tutelari del design contemporaneo (Torino ha tutti i diritti per ambire al titolo, su questo terreno ha superato Milano»); Enrico Morteo, architetto e storico; Guta Moura Guedes, fondatrice di Experimenta, l’associazione che organizza la Biennale di Lisbona; Michael Thompson, membro della Royal Society of Arts. Presenti i vertici di Regione, Provincia e Camera di commercio, che partecipano al Comitato organizzatore con la Compagnia di Sanpaolo, la Fondazione Crt e l’Associazione per il disegno industriale. Patrizia Sandretto, presidente della Fondazione, ha fatto gli onori di casa.
Dopo aver vinto la candidatura a Copenaghen nel 2005, la macchina organizzativa torinese si è messa in moto. C’è già uno slogan: «Design is direction». Il colore di riferimento sarà il verde. L’appuntamento è per il 2008 quando, in concomitanza con il Congresso mondiale degli Architetti, la città ospiterà le eccellenze nazionali e internazionali del design: dall’oggettistica al settore-auto, dal cibo alla qualità urbana. Un serbatoio di conoscenza dal quale Torino vuole attingere per incidere sul tessuto urbano. Sarà un anno di incontri, mostre e rassegne aperte al grande pubblico, cominciando dalle scuole. Da qui l’appello ai privati, nel doppio ruolo di sponsor e di partners. Il budget è stimato sui 9-10 milioni di euro. Nemmeno troppo per una manifestazione che, come ha ricordato l’assessore Bairati (Regione), porterà sotto i riflettori un settore forte di oltre 500 aziende con 25 mila dipendenti. Il vicesindaco Dealessandri ha ricordato che a fine 2008 sarà pronto il primo lotto del «Design Center» sull’area di Mirafiori rilevata dagli enti locali, cardine dell’evento.
di ANDREA ROSSI
http://www.lastampa.it/Torino/cmsSezioni/cronaca/200702articoli/1316girata.asp
La nuova Olimpiade
della città che sogna
La nuova Olimpiade della città che sogna
TORINO Cercasi sponsor privati in vista del 2008, l’anno che incoronerà Torino «Capitale mondiale del Design»: la «nomination» più importante dopo le Olimpiadi.
L’appello è stato lanciato da Chiamparino durante la conferenza stampa alla Fondazione Sandretto per presentare il Comitato scientifico incaricato di definire le coordinate dell’evento, che coinvolgerà i principali distretti industriali piemontesi. Quattro i «big» in cattedra: Gillo Dorfles, uno dei numi tutelari del design contemporaneo (Torino ha tutti i diritti per ambire al titolo, su questo terreno ha superato Milano»); Enrico Morteo, architetto e storico; Guta Moura Guedes, fondatrice di Experimenta, l’associazione che organizza la Biennale di Lisbona; Michael Thompson, membro della Royal Society of Arts. Presenti i vertici di Regione, Provincia e Camera di commercio, che partecipano al Comitato organizzatore con la Compagnia di Sanpaolo, la Fondazione Crt e l’Associazione per il disegno industriale. Patrizia Sandretto, presidente della Fondazione, ha fatto gli onori di casa.
Dopo aver vinto la candidatura a Copenaghen nel 2005, la macchina organizzativa torinese si è messa in moto. C’è già uno slogan: «Design is direction». Il colore di riferimento sarà il verde. L’appuntamento è per il 2008 quando, in concomitanza con il Congresso mondiale degli Architetti, la città ospiterà le eccellenze nazionali e internazionali del design: dall’oggettistica al settore-auto, dal cibo alla qualità urbana. Un serbatoio di conoscenza dal quale Torino vuole attingere per incidere sul tessuto urbano. Sarà un anno di incontri, mostre e rassegne aperte al grande pubblico, cominciando dalle scuole. Da qui l’appello ai privati, nel doppio ruolo di sponsor e di partners. Il budget è stimato sui 9-10 milioni di euro. Nemmeno troppo per una manifestazione che, come ha ricordato l’assessore Bairati (Regione), porterà sotto i riflettori un settore forte di oltre 500 aziende con 25 mila dipendenti. Il vicesindaco Dealessandri ha ricordato che a fine 2008 sarà pronto il primo lotto del «Design Center» sull’area di Mirafiori rilevata dagli enti locali, cardine dell’evento.
di ANDREA ROSSI
http://www.lastampa.it/Torino/cmsSezioni/cronaca/200702articoli/1316girata.asp