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VENEZIA | Nuovo ponte dell'Accademia

10107 Views 40 Replies 16 Participants Last post by  gf9


appena chiuso il caso Calatrava se ne apre un altro..questa volta si tratta della risistemazione del ponte dell'Accademia! In effetti è sempre stato visto come soluzione precaria e dato il traffico di turisti una nuova sistemazione è d'obbligo..inizierà un'altra odissea o stavolta la giunta comunale memore degli errori del passato ce la farà a non sprecare soldi e tempo?
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Un pò di storia..

Il ponte dell'Accademia è uno dei quattro ponti, assieme al Ponte di Rialto, al Ponte degli Scalzi e al nuovo ponte di Calatrava, che collegano le due sponde del Canal Grande.
Il ponte dell'Accademia si trova di fronte alle Gallerie dell'Accademia ed è il primo dei ponti che s'incontra sul Canal Grande provenendo da Piazza S. Marco.
Il primo, chiamato Ponte della Carità, venne edificato nel 1854. Il nome è dovuto alla sua posizione, frontale al complesso della Carità che comprende Convento, Chiesa di Santa Maria della Carità e la Scuola Grande della Carità. Questi edifici una volta sconsacrati e in disuso, sono diventati sede dell’accademia delle belle arti, ed attualmente ospitano le Gallerie dell’accademia.
La progettazione e l’esecuzione del ponte vennero affidate all’ingegnere austriaco Alfred Neville, grande esperto in nuove tecnologie edilizie. Egli costrui un ponte ad un’unica “arcata” in ghisa, anche se in realtà non si trattava di un’arcata vera e propria ma di una struttura a sviluppo orizzontale.
Questo ponte così “innovativo” non fu ben accetto dai Veneziani che lo definirino orrido gabbione bislungo. Il problema non era tanto la costruzione di un ponte in ghisa, quanto la costruzione di un ponte simile in un punto così nobile della città, a due passi dal bacino di San Marco. Una struttura del genere andava a rovinare l’armonia e la bellezza di quello scorcio che sembra quasi una scenografia teatrale tanto è perfetto!
Col passare degli anni il ponte iniziò a presentare problemi statici, dovuti ad alcuni punti di debolezza della struttura, e di viabilità in quanto la sua modestra altezza rendeva difficile il passaggio delle imbarcazioni. Si decise dunque di farne costruire uno nuovo per il quale fu indetto un concorso d’idee (come 400 anni prima era stato fatto per il Ponte di Rialto).
Nel periodo fascista il ponte austriaco si presentava in avanzato stato di corrosione e venne sostituito d’urgenza da un ponte provvisorio in legno progettato da Eugenio Miozzi. Era una vera e propria emergenza tant’è che venne costruito in tempi record (37 giorni circa) con estrema maestria grazie anche al geniale progetto dell’ingegnere. Questo ponte era talmente provvisorio che lo potete ammirare ancora oggi!
Naturalmente ha avuto bisogno di qualche restauro negli anni ‘80, ma la struttura era talmente stabile e ben progettata da resistere nel tempo. Il povero Duilio Torres, che intanto aveva vinto il concorso, si dovette per cui rassegnare a non vedere realizzato il suo progetto del secondo ponte sul Canal Grande.
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Finalmente se ne parla seriamente. Chissà come sarà organizzata la viabilità durante il cantiere...
^^

no! i lampioni no!!
mi pare stiano un po' esagerando adesso...
il riverbero non consente di percepire il dislivello.... ma sono pazzi???
e dove li metterebbero i lampioni? bah...
Non ho capito cosa vogliono fare all'Accademia: un semplice restauro del fetente ponte legnoso attuale o una ricostruzione?
prevedo che questo tread vivrà fino al 2020
^^ la struttura in ferro del ponte dovrebbe rimanere mentre la copertura la faranno nuova..
Il legno per fortuna sparirà... ci sono stati anche casi di principi d'incendio per mozziconi di sigarette.
Ma a questo punto se il ponte lo devono rifare quasi ex novo perchè non indire un concorso di idee aperto a tutto il mondo per fare un nuovo bellissimo ponte moderno?

Perchè quello è ancora di più del ponte di Calatrava in una posizione unica al mondo, prevedo scazzottate tra gli architetti e archestar di tutto il mondo per partecipare.

Tutto sponsorizzato ovviamente da una azienda privata
finalmente venezia si smuove un po. speriamo sia degno della città
Immaginate il ponte di calatrava al posto di quello dell'accademia... :drool:
speriamo ne progettino uno ex-novo..
Immaginate il ponte di calatrava al posto di quello dell'accademia... :drool:
...amazing!!!
Mi sembra che non ci siano i presupposti per un' opera degna del luogo ove si va ad operare.

Budget ridicolo di appena 4.5 milioni.
Mantenimento delle spalle in muratura e degli archi in acciaio.

Troppi paletti.
Addio ponte dell'Accademia, una gara per rifarlo
Il Comune alla ricerca di sponsor per la realizzazione del progetto



VENEZIA - L’immagine del ponte in legno dell’Accademia di Venezia è destinata a diventare un ricordo: al suo posto il Comune ne vuole uno nuovo. E senza spendere una lira. Cerca quindi uno sponsor disposto ad investire i circa 5 milioni di euro necessari, un progettista e un’impresa, che devono presentare insieme l’offerta entro agosto, avendo come contropartita un ritorno di immagine. A essere rifatta sarà la parte in legno, che tra l’altro richiede una continua manutenzione, mentre l’arcata in ferro che sostiene il ponte sarà mantenuta. Il primo obiettivo è che il nuovo ponte sia accessibile a tutti, ma anche che si raccordi con il contesto e che sia di alta qualità estetica.

«Penso che Venezia possa ambire a trovare qualcuno che voglia legare il proprio nome a questo ponte», osserva l’assessore ai Lavori pubblici Mara Rumiz, che oggi ha presentato il bando di gara per l’affidamento del contratto di sponsorizzazione insieme alla sovrintendente ai Beni architettonici Renata Codello. «Bisogna superare un retaggio - ha osservato Codello - quello che Venezia sia fatta solo di cartoline e non anche di punti critici che si devono eliminare». Il Comune dunque non spenderà un solo euro, ma l’assessore non nasconde che il ponte dell’Accademia, costruito come provvisorio nel 1932, è diventato familiare per i veneziani e che quindi non mancheranno le polemiche.

Come è già abbondantemente avvenuto con il Ponte della Costituzione - il quarto ponte sul Canal Grande progettato dall’architetto Santiago Calatrava - in quel caso per la lievitazione di tempi e costi. E neppure sarà facile trovare una soluzione per rendere il ponte dell’Accademia accessibile anche ai disabili, ha ammesso l’assessore (Calatrava insegna): «ma le sfide ci piacciono, anche per dare un segnale forte sulla strada della sempre migliore percorribilità di Venezia».


30 aprile 2009


Venezia. Addio ponte dell'Accademia
Il Comune presenta il bando per rifarlo



VENEZIA (30 aprile) - L'immagine del ponte in legno dell'Accademia a Venezia è destinata a diventare un ricordo: al suo posto il Comune ne vuole uno nuovo. E senza spendere una lira. Cerca quindi uno sponsor disposto ad investire i circa 5 milioni di euro necessari, un progettista e un'impresa, che devono presentare insieme l'offerta entro agosto, avendo come contropartita un ritorno di immagine.
A essere rifatta sarà la parte in legno, che tra l'altro richiede una continua manutenzione, mentre l'arcata in ferro che sostiene il ponte dell'Accademia sarà mantenuta .

Il primo obiettivo è che il nuovo ponte sia accessibile a tutti, ma anche che si raccordi con il contesto e che sia di alta qualità estetica. «Penso che Venezia possa ambire a trovare qualcuno che voglia legare il proprio nome a questo ponte», osserva l'assessore ai Lavori pubblici Mara Rumiz, che oggi ha presentato il bando di gara per l'affidamento del contratto di sponsorizzazione insieme alla sovrintendente ai Beni architettonici Renata Codello. «Bisogna superare un retaggio - ha osservato Codello - quello che Venezia sia fatta solo di cartoline e non anche di punti critici che si devono eliminare».

Il Comune dunque non spenderà un solo euro, ma l'assessore non si è nascosta che il ponte dell'Accademia, costruito come provvisorio nel 1932, è diventato familiare per i veneziani e che quindi non mancheranno le polemiche.

Come del resto è già abbondantemente avvenuto con il Ponte della Costituzione - il quarto ponte sul Canal Grande progettato dall'architetto Santiago Calatrava - in quel caso per la lievitazione di tempi e costi. E neppure sarà facile trovare una soluzione per rendere il ponte dell'Accademia accessibile anche ai disabili, ha ammesso l'assessore (Calatrava insegna): «ma le sfide ci piacciono, anche per dare un segnale forte sulla strada della sempre migliore percorribilità di Venezia».
corriere veneto+gazzettino
non capisco però questo accanirsi nel mantenere la struttura in ferro che vincola sicuramente un nuovo progetto!..mah! :eek:hno:
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