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Tratto da http://stadiebusiness.blogspot.com/
mercoledì 28 ottobre 2009
A Villafranca il nuovo stadio del Chievo
Uno stadio tutto nuovo per il Chievo a Villafranca in un impianto da serie A, costruito in riva al Tione? È il sogno - non una fantasia, non un'utopia - che il sindaco di Villafranca Mario Faccioli vuol trasformare in realtà. Da mesi - riporta l'Arena di Verona - Faccioli sta lavorando per coinvolgere nel progetto il presidente del Chievo Luca Campedelli e la Regione. Che a quanto pare gli hanno detto sì. «L'ipotesi», ammette lo stesso Faccioli, «c'è. Perlomeno è una delle ipotesi che si stanno facendo sulla costruzione di un nuovo stadio per il Chievo. Comunque la faccenda è assai delicata e non nascondo le enormi difficoltà che ci sono per realizzare il progetto. Bisogna raggiungere un accordo a tre fra il nostro Comune, il Chievo e la Regione».
Il primo cittadino villafranchese non dice di più. Anzi, all'inizio nega tutto. Soltanto quando capisce che le informazioni che abbiamo sono valide, ammette che si sta lavorando per costruire un nuovo stadio, da serie A, a Villafranca. Di più non si sbottona. Non conferma, ad esempio, che l'accordo a tre potrebbe essere chiuso tra una settimana a Venezia, nè che la Regione sarebbe pronta a finanziare (si parla di un milione di euro) il nuovo impianto, nè che il nuovo stadio sorgerebbe sulle ceneri di quello vecchio, in via Arnaldo Porta.
A dare manforte a Faccioli arriva la nuova legge sugli stadi, che ha avuto da poco il via libera del Senato. [...]
Se il sogno del sindaco Faccioli passa, a Villafranca sorgerà uno stadio d'eccellenza con spalti a ridosso del campo, centri direzionali, commerciali, ristoranti, hotel. Come gli stadi inglesi, per capirci. «Stiamo leggendo molto bene quella legge», confida lo stesso sindaco.
E Luca Campedelli, presidente del Chievo Verona, cosa dice? «Niente. Non parlo di cose che non esistono. Non si commenta nulla con le carte in aria. Non voglio essere scortese ma parlerò a cose finite. Prima no». Campedelli non commenta neppure - ma qui siamo già sulla concretezza - le delibere approvate in giunta a Villafranca per creare nella zona tra via Della Speranza e via Calatafimi, nell'area del cosidetto Parco comunale del Tione, un centro sportivo con diversi campi di calcio da assegnare al Chievo. L'ultima delibera approvata in ordine di tempo (9 ottobre) ha per oggetto «Redazione di un masterplan ed attività di project management per la realizzazione di un insediamento per impianti sportivi in Villafranca».
Al di là dei paroloni inglesi si tratta di elaborare un piano urbanistico a grande scala, che disegni l'ambito di un piano particolareggiato, la viabilità esistente e quella da realizzare, le connessioni tra le aree pubbliche e i servizi esistenti, gli insediamenti e tutto quello che occorre per fare un centro sportivo da affidare al Chievo che lo gestirà. Una sorta di Veronello, visto che il Chievo, a quanto pare, è pronto a lasciare quel centro sportivo. Chi è stato incaricato di fare tutto questo «stante l'urgenza di dare immediata attuazione alle strategie di pianificazione» è la Cooperativa architetti e ingegneri urbanistica di Reggio Emilia, il Caire. La stessa cooperativa, cioè, che era stata incaricata dall'amministrazione precedente, quella retta da Luciano Zanolli, di elaborare il Pat, il Piano di assetto del territorio. Sintetizzando: nella zona destinata al Parco del Tione, dove sono già stati fatti lavori di sistemazione, una strada, illuminazione e piantumazione per una spesa di 750 mila euro, verrà costruito un centro sportivo con campi di calcio (almeno quattro), palestra, spogliatoi, magazzini e altre strutture. Ma quanto fatto verrà cancellato con un colpo di spugna? I 750 mila euro (già le erbacce crescono sulla nuova strada in terra battuta e dove era stato pulito e dissodato il terreno) saranno stati spesi per nulla? «No», risponde Faccioli. Il parco finora costruito rimarrà. Il centro sportivo è un'opportunità in più».
mercoledì 28 ottobre 2009
A Villafranca il nuovo stadio del Chievo
Uno stadio tutto nuovo per il Chievo a Villafranca in un impianto da serie A, costruito in riva al Tione? È il sogno - non una fantasia, non un'utopia - che il sindaco di Villafranca Mario Faccioli vuol trasformare in realtà. Da mesi - riporta l'Arena di Verona - Faccioli sta lavorando per coinvolgere nel progetto il presidente del Chievo Luca Campedelli e la Regione. Che a quanto pare gli hanno detto sì. «L'ipotesi», ammette lo stesso Faccioli, «c'è. Perlomeno è una delle ipotesi che si stanno facendo sulla costruzione di un nuovo stadio per il Chievo. Comunque la faccenda è assai delicata e non nascondo le enormi difficoltà che ci sono per realizzare il progetto. Bisogna raggiungere un accordo a tre fra il nostro Comune, il Chievo e la Regione».
Il primo cittadino villafranchese non dice di più. Anzi, all'inizio nega tutto. Soltanto quando capisce che le informazioni che abbiamo sono valide, ammette che si sta lavorando per costruire un nuovo stadio, da serie A, a Villafranca. Di più non si sbottona. Non conferma, ad esempio, che l'accordo a tre potrebbe essere chiuso tra una settimana a Venezia, nè che la Regione sarebbe pronta a finanziare (si parla di un milione di euro) il nuovo impianto, nè che il nuovo stadio sorgerebbe sulle ceneri di quello vecchio, in via Arnaldo Porta.
A dare manforte a Faccioli arriva la nuova legge sugli stadi, che ha avuto da poco il via libera del Senato. [...]
Se il sogno del sindaco Faccioli passa, a Villafranca sorgerà uno stadio d'eccellenza con spalti a ridosso del campo, centri direzionali, commerciali, ristoranti, hotel. Come gli stadi inglesi, per capirci. «Stiamo leggendo molto bene quella legge», confida lo stesso sindaco.
E Luca Campedelli, presidente del Chievo Verona, cosa dice? «Niente. Non parlo di cose che non esistono. Non si commenta nulla con le carte in aria. Non voglio essere scortese ma parlerò a cose finite. Prima no». Campedelli non commenta neppure - ma qui siamo già sulla concretezza - le delibere approvate in giunta a Villafranca per creare nella zona tra via Della Speranza e via Calatafimi, nell'area del cosidetto Parco comunale del Tione, un centro sportivo con diversi campi di calcio da assegnare al Chievo. L'ultima delibera approvata in ordine di tempo (9 ottobre) ha per oggetto «Redazione di un masterplan ed attività di project management per la realizzazione di un insediamento per impianti sportivi in Villafranca».
Al di là dei paroloni inglesi si tratta di elaborare un piano urbanistico a grande scala, che disegni l'ambito di un piano particolareggiato, la viabilità esistente e quella da realizzare, le connessioni tra le aree pubbliche e i servizi esistenti, gli insediamenti e tutto quello che occorre per fare un centro sportivo da affidare al Chievo che lo gestirà. Una sorta di Veronello, visto che il Chievo, a quanto pare, è pronto a lasciare quel centro sportivo. Chi è stato incaricato di fare tutto questo «stante l'urgenza di dare immediata attuazione alle strategie di pianificazione» è la Cooperativa architetti e ingegneri urbanistica di Reggio Emilia, il Caire. La stessa cooperativa, cioè, che era stata incaricata dall'amministrazione precedente, quella retta da Luciano Zanolli, di elaborare il Pat, il Piano di assetto del territorio. Sintetizzando: nella zona destinata al Parco del Tione, dove sono già stati fatti lavori di sistemazione, una strada, illuminazione e piantumazione per una spesa di 750 mila euro, verrà costruito un centro sportivo con campi di calcio (almeno quattro), palestra, spogliatoi, magazzini e altre strutture. Ma quanto fatto verrà cancellato con un colpo di spugna? I 750 mila euro (già le erbacce crescono sulla nuova strada in terra battuta e dove era stato pulito e dissodato il terreno) saranno stati spesi per nulla? «No», risponde Faccioli. Il parco finora costruito rimarrà. Il centro sportivo è un'opportunità in più».