Qualche precisazione storica sulla Stazione Frigorifera dei Magazzini Generali, progettata dall'ing. Pio Beccherle (autore anche, in quegli anni, dell'Ospedale di Borgo Trento).
A pianta circolare (diametro m. 107, cubatura complessiva 93.986 metri cubi), la Stazione Frigorifera Specializzata n. 10 - questo il suo nome ufficiale - era dotata di una piattaforma rotante centrale che distribuiva merci e vagoni ferroviari in otto gallerie di refrigerazione radiali e in altrettante celle per frutta e verdura. Esternamente alle celle vi era un ulteriore anello con sale destinate all’alloggiamento dei macchinari per la refrigerazione e locali destinati alla lavorazione delle derrate alimentari. Al di sopra vi erano macchinari per la produzione del ghiaccio destinato ai vagoni (e ivi calato con opportuni nastri trasportatori), per un massimo di 60 tonnellate giornaliere, e magazzini per cereali, il cui scopo principale era quello di meglio isolare dall’esterno la parte refrigerata dell’immobile.
Ispirata al preesistente forte Clam (austriaco, demolito ai primi del '900) e alla Halle au Blé parigina, essa costituiva il maggior impianto frigorifero d’Europa; la sua realizzazione fu affidata all’impresa veronese Brazzòli & Barbi. La corrente elettrica a 6.000 Volt e l’acqua per il ghiaccio le provenivano dalla vicina cabina n. 11, realizzata in contemporanea, dotata di 6 trasformatori per complessivi 1.100 KVA; le utenze della sola Stazione Frigorifera n. 10 assorbivano 712,69 kW. Gli impianti, isolati da pareti con intercapedini riempite con strati di sughero, erano raffreddati da impianti ad ammoniaca e potevano refrigerare 120 – 150 vagoni in 24 ore (ma negli anni ‘30 il numero massimo riscontrato in una giornata di punta fu di 76 vagoni).
L'inaugurazione avvenne ad opera di Costanzo Ciano, allora Ministro per le Comunicazioni, l'8 giugno 1930; la struttura e' inattiva dal 1974, e comunque costituisce un capolavoro d'ingegneria unico nel suo genere, la cui salvaguardia e', a mio parere, assolutamente doverosa.
Nel 1952 anche il Presidente della Repubblica, Luigi Einaudi, volle visitare la Stazione Frigorifera, allora ancora nodo fondamentale per l'esportazione ortofrutticola italiana verso l'Europa del nord.
Le rimanenti strutture dei Magazzini risalgono in parte al 1926 - '28 (come la Stazione Frigorifera n. 1, che guarda su via S. Teresa, che all'epoca della realizzazione era la maggiore in Italia, e tale rimase fino alla costruzione, tre anni dopo, della Stazione Frigorifera n. 10), in parte al 1936 (i due edifici degli uffici e della dogana, ai lati dell'ingresso, progettati sempre da Beccherle), in parte al 1953 - '56 (edifici lato viale dell'Agricoltura, progettati dall'ing. Enea Ronca: Fabbrica Ghiaccio Rapido, Stazione Frigorifera n. 25, ecc. - vedere foto sottostante -, ma anche ampliamenti e soprattutto ricostruzione di edifici preesistenti danneggiati dai pesanti bombardamenti della guerra).